Sotto l’albero una scatola piena di verità….l’opinione di Rita Faletti

Trump ha detto che negli Stati Uniti gli immigrati fanno la bella vita e che è ora di darci un taglio. Gli afgani sono troppi, in più vengono da un paese che è il covo del terrorismo, i nigeriani arrivano e non si sognano proprio di fare ritorno nelle loro capanne, gli haitiani portano l’Aids. Bollato di grossolanità, aspramente criticato dai media globali cultori del politicamente corretto, colpevoli di aver infettato lessico e menti, il Presidente twitta verità scomode che sono musica per le orecchie di chi guarda la realtà senza le lenti dell’ipocrisia. Il linguaggio subisce da tempo una metamorfosi che è contemporaneamente eliminazione e sostituzione. Parole espunte dal lessico in quanto connotano la cruda realtà. Così un cieco diventa un non vedente, un invalido uno diversamente abile.

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Gerusalemme capitale d’Israele………..l’opinione di Rita Faletti

Complimenti mister Trump. Ben fatto! Era ora che un presidente americano decidesse di trasferire l’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. La promessa fatta in campagna elettorale, di riconoscere a Israele, nazione sovrana, il diritto di determinare la propria capitale, è stata mantenuta. Un impegno assunto dal Congresso ventitrè anni fa e puntualmente disatteso da Clinton, Bush e Obama forse per timore di dover poi affrontare, in via definitiva, una questione spinosa dai risvolti imponderabili. Trump ha avuto il coraggio di farlo e le reazioni sono state immediate. Nel fosco panorama mondiale in cui la pace è solo apparente e i diritti calpestati, una scintilla, un nonnulla può scatenare l’inferno. Il presidente palestinese Abu Mazen l’ha accusato di non volere la pace, il capo di Hamas, gruppo terroristico vicino ai Fratelli Musulmani, da Gaza ha minacciato la terza intifada invitando Al-Fatah a unirsi nella lotta contro il nemico sionista. Condanna all’America anche dall’alleato Erdogan che in fatto di diritti calpestati non è secondo a nessuno.

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E’ nata la cosa rossa……………..l’opinione di Rita Faletti

La cosa rossa ha finalmente preso forma. A sinistra della sinistra è nata una nuova formazione, “Liberi e uguali”. I disertori del PD, per incompatibilità con le politiche di Renzi ( o con la persona Renzi? ) stando alla loro versione, o mossi da autentico amore per la poltrona, stando al cinismo degli osservatori, dopo incontri a due, a quattro, a sei, perché di più non sono, hanno trovato la quadra, cioè un volto e una storia da presentare all’elettorato deluso del PD. Si tratta di Piero Grasso, magistrato, Presidente del Senato, e da due giorni leader dell’assemblaggio di tre partiti pulviscolari. Immortalati assieme e sorridenti, Fratoianni, Civati, Speranza, Bersani e D’Alema, sono gli alternativi al contestatissimo segretario ed ex premier. Gli sconfitti di ieri, più che dalla rottamazione, dall’indifferenza e dall’abbandono di tanti italiani, e oggi i promotori della rinascita di una sinistra diversa dal PD e del rinnovamento del Paese. Un programma la cui attuazione richiede qualità molto al di sopra dell’ordinario, ma poco importa,

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SPAGNA E CATALOGNA….che confusione! di Carmelo Scarso

Un vecchio adagio recita che la Storia è maestra di vita.
Io non so se i mass media, che dovrebbero essere culturalmente adeguati, sanno di questo adagio e dell’insegnamento che ne discende. Un fatto è certo: non ne tengono conto.
Eppure rifacendosi all’esperienza e all’insegnamento della Storia non sarebbe difficile leggere i fatti che contrappongono la Spagna e una sua regione, la Catalogna.
Da una parte sta la Spagna, le cui ragioni sono assistite dalla sua Carta Costituzionale, che è quanto dire dalla legalità; dall’altra parte la Catalogna, assistita da un risultato referendario incostituzionale, che è quanto dire dalla illegalità.

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Catalogna tra autodeterminazione e autoritarismo: aspettando l’Europa………….l’opinione di Rita Faletti

Da questa mattina, in Catalogna tutti si sono fermati. E’ sciopero generale indetto dal governo di Barcellona domenica scorsa,dopo la proclamazione della vittoria del “si ” al referendum per l’indipendenza della regione spagnola. Lungo le strade della capitale catalana, manifestazioni pacifiche testimoniano l’euforia dei cittadini ad un passo dalla dichiarazione formale di indipendenza. “Volete che la Catalogna sia uno Stato indipendente in forma di repubblica?” Il 92 per cento dei votanti ha risposto come era prevedibile, senza lasciare margini di dubbio ad uso e consumo del Governo centrale che ha tentato in tutti i modi, anche con la forza, di impedire le consultazioni. La Guardia Civile ha sequestrato urne, schede elettorali, materiali di propaganda e computer; ha fatto irruzione nella sede del Parlamento catalano, ha malmenato, ferito , arrestato. Dall’altra parte, i Mossos, la polizia catalana, si é schierata con gli indipendentisti. La domanda che ci si pone ora, è “se nel braccio di ferro con Madrid, Barcellona riuscirà a piegare l’avversario”.

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Terremoto che va, terremoto che viene

Si presenta sempre. Non il sempre umano di gattopardiana memoria, ma il sempre naturale, cioè l’evento prevedibile nella sua certezza, imprevedibile nella sua tempistica e sconvolgente nei suoi effetti.
Sarà oggi, domani, dopo domani? Chissà ?
L’anno scorso ad Amatrice, oggi a Ischia: prima chi l’avrebbe detto dove e quando? Eppure il terremoto si è presentato!
Ho predicato sempre l’immanenza di tale evento con riferimento alla sede, insicura e tombale, del Palazzo di Giustizia di Ragusa, ma da buon modicano sono stato sempre disatteso dai buoni provinciali. Parlo in questi termini, che hanno il solo torto di essere realistici, perché la misura è colma.

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Aspettando Godot, ovvero aspettando il vero politico….di Rita Faletti

C’è qualcuno, fresco di diploma di scuola superiore o appassionato di teatro, che non ricordi “Waiting for Godot” (“Aspettando Godot”) di Samuel Beckett? Beh, quella tragicommedia non può non aver lasciato traccia, almeno per una particolarità: nei due atti di cui è composta, non succede proprio niente; neanche la scena cambia.

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Assassinato in discoteca nell’indifferenza generale…di Giannino Ruzza

Agghiacciante E’ stato finito a calci e pugni tra l’indifferenza generale. E’ quanto emerge dal video messo in rete dalle autorità spagnole che riprende la scena dell’omicidio in cui ha trovato la morte Niccolò Ciatti. giovane italiano di Scandicci. L’abominevole delitto è avvenuto in una discoteca “ a la page” di Lloret de Mar in Costa Brava.

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Il doppio volto della civiltà………….l’opinione di Rita Faletti

Da ammirato e invidiato modello di civiltà paragonabile solo al Giappone, la Svezia ha assunto gradualmente le connotazioni di qualunque altro paese europeo. Storia di neutralità alle spalle, sensibilità per i diritti e le libertà, welfare inappuntabile, sanità e istruzione per tutti, sarebbe un perfetto eden se non fosse per la tassazione altissima e tuttavia in crescita. Ma almeno lassù i contribuenti vedono come i loro soldi vengono spesi. Tutto questo merito della socialdemocrazia, si dirà. Fin qui nessuna obiezione. Peccato però, che l’altra faccia della perfezione e della civiltà che talvolta risultano più noiose dei loro contrari, non sia purtroppo la monotonia.

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Onu: un’ inutile e imbarazzante organizzazione……di Rita Faletti

L’Onu? Quale utilità può ancora avere un’organizzazione nata con l’intento di difendere i diritti umani e le libertà fondamentali se il mondo, da settanta anni a questa parte, non sembra affatto un luogo pacificato? Quello smargiasso bamboccione oversize del caro leader, mi riferisco al nord coreano Kim Jong, invece di preoccuparsi del suo popolo che muore di fame, non trova di meglio da fare che cercare di impressionare gli Stati Uniti: recentemente ha sparato uno dei tanti missili balistici che è finito nelle acque del Giappone. E l’Onu che fa? Lascia che l’idiota si diverta. Nella penisola dello Yemen, sono più di due anni che civili inermi tra cui numerosi bambini, muoiono sotto le bombe saudite o rimangono orribilmente mutilati a causa di una guerra di cui ci giungono notizie scarse e frammentarie.

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Recensione di Valeria Terranova sulla rappresentazione” I sette contro Tebe” a Modica

Tra rocce, carrubi ed aromi, lo splendido Palcoscenico in pietra di S.Giuseppe ‘UTimpuni ha vissuto, venerdì scorso, all’imbrunire, momenti di vibrante passione, grazie ad una delle più innovative iniziative intraprese dall’assessore Rita Floridia e da tutta l’Amministrazione comunale per l’Estate modicana.
Gian Paolo Renello con la tragedia di Eschilo “I sette contro Tebe” è stato magnificamente affiancato nei ruoli di Eteocle e Polinice, da Emanuele Carlino e William Caruso, due studenti dell’Accademia Giusto Monaco, la scuola di recitazione diretta da Sebastiano Aglianò e direttamente collegata all’INDA.

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Legittima difesa, cosa cambia… di Rita Faletti

Una nuova versione della legge sulla legittima difesa è stata votata alla Camera. I suoi fautori sostengono che va incontro alle richieste di chi contestava la legge precedente, nel senso che, di notte, ma solo di notte, se colti di sorpresa a casa propria da un intruso, diventerà legittimo difendersi. Sempre, però, in maniera proporzionata alla reale dimensione dell’offesa. Cioè non cambia niente. Puoi difenderti con una pistola se l’aggressore ha una pistola, con una spranga se l’aggressore ha una spranga, con un coltello se l’aggressore ha un coltello, con un bastone se l’aggressore ha un bastone e via dicendo.

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Nell’occhio del ciclone le organizzazioni umanitarie (ONG)….. di Rita Faletti

È scoppiato un nuovo caso, si è subito trasformato in zuffa. Finirà male?. I nudi fatti: Zuccaro, procuratore capo di Catania, sta indagando sulla natura poco chiara dei legami tra ONG, organizzazioni non governative sempre più attive nella caccia e nel soccorso di migranti in mare e gli scafisti, trasportatori senza scrupoli di disgraziati in fuga dai loro Paesi. Dice il procuratore: ” Abbiamo evidenze che tra alcune ONG e i trafficanti di uomini che stanno in Libia ci sono contatti diretti, non sappiamo ancora se e come utilizzare processualmente queste informazioni, ma siamo abbastanza certi di ciò che diciamo; telefonate che partono dalla Libia verso alcune ONG, fari che illuminano la rotta verso le navi di queste organizzazioni, navi che all’improvviso staccano i trasponder sono fatti accertati.”

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Alitalia: una saga infinita di inefficienze e sprechi……..di Rita Faletti

l destino di Alitalia sembra segnato L’agonia lunga decenni, del malato tenuto in vita da interventi intermittenti, di accanimento terapeutico, rappresentato da sostanziose iniezioni di denaro pubblico, è vicina ad una conclusione. Troppi soldi buttati dalla finestra, insensati privilegi ai dipendenti in esubero – 80% dello stipendio nel 2014 – personale pletorico, oltre 12000 addetti, una flotta dotata del 10% di aeromobili in più rispetto alle altre compagnie, chiusura di tratte nel lungo raggio, acquisto in leasing nel 2016, di un aereo vetusto, tenuto fermo per dieci mesi e successivamente depredato di vari pezzi per sopperire ai danni di altri velivoli e, incredibile, sostituzione delle uniformi, 20 milioni di euro la spesa, restyling degli interni e fodere delle poltroncine firmate Poltrona Frau.

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Presidenziali francesi: cosa cambierà in Francia e in Europa?….di Rita Faletti

A guardare le cose troppo da vicino, con occhi puntati su particolari e dettagli, si rischia di perdere la visione d’insieme e farsi un’idea distorta e lontana dalla realtà. Questo vale sempre, tanto più oggi, quando le urne si chiuderanno per darci l’esito del voto in una parte di Europa percorsa da paure di varia natura, immigrazione, terrorismo, disoccupazione e povertà, per diversi uno spettro incombente. Paure e apprensione giustificate dal fallimento degli obiettivi auspicati, a parte la moneta unica, messa però in discussione perché inadatta ad esprimere il valore reale delle varie economie.

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“PATATA BOLLENTE”di Rita Faletti

Indignazione e un inferno di accuse si è scatenato contro Feltri l’autore del famigerato articolo di Libero. Una reazione niente affatto sorprendente che c’era da aspettarsi da parte del popolo dei finti moralisti, sempre pronti a condannare tutto quello che non viene dal loro benemerito circolo di creature antropologicamente superiori.

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11 Gennaio 1693. Restano la memoria e l’orgoglio

“…fare memoria e celebrare l’orgoglio dei nostri avi nel ricostruire una città….”. La pomposità di tale passo della dichiarazione del Sindaco di Ragusa resa in occasione della presentazione della terza edizione della manifestazione per ricordare “il grande terremoto dell’11 Gennaio 1693” fanno seriamente riflettere sulla reale capacità e coscienza del celebrante amministratore di comprendere il pericoloso evento naturale.

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