Onu: un’ inutile e imbarazzante organizzazione……di Rita Faletti

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L’Onu? Quale utilità può ancora avere un’organizzazione nata con l’intento di difendere i diritti umani e le libertà fondamentali se il mondo, da settanta anni a questa parte, non sembra affatto un luogo pacificato? Quello smargiasso bamboccione oversize del caro leader, mi riferisco al nord coreano Kim Jong, invece di preoccuparsi del suo popolo che muore di fame, non trova di meglio da fare che cercare di impressionare gli Stati Uniti: recentemente ha sparato uno dei tanti missili balistici che è finito nelle acque del Giappone. E l’Onu che fa? Lascia che l’idiota si diverta. Nella penisola dello Yemen, sono più di due anni che civili inermi tra cui numerosi bambini, muoiono sotto le bombe saudite o rimangono orribilmente mutilati a causa di una guerra di cui ci giungono notizie scarse e frammentarie.

Chi sono i due contendenti? L’Arabia Saudita e l’Iran. Sunniti contro sciiti per il controllo della Regione. Intanto anche il colera ha iniziato a falcidiare vittime, oltre alla fame e al disinteresse dei difensori dei diritti umani. Vergogna! Vogliamo spiegare ilperché? Quei campioni di antidemocraticità che siedono alle Nazioni Unite, “quella mafia d’imbroglioni che ci menano per il naso” come Oriana Fallaci li definiva, hanno posto a capo della Commissione per i Diritti Umani proprio l’Arabia Saudita. Chi dice che l’Onu è uno strumento nelle mani di estremisti e tiranni non sbaglia. Tra i membri del Consiglio dei diritti umani c’è persino il pubblico ministero di Teheran, Saeed Mortasavi, noto come “il macellaio della stampa” per essersi distinto come persecutore di scrittori e torturatore di intellettuali. E non è finita qui. La Libia di Gheddafi, la Cuba di castro, lo Zimbabwe di Mugabe, sono stati chiamati in passato a decidere quali violazioni ai diritti umani fossero da condannare. Se non fosse tragico sarebbe grottesco. Tra le varie porcate di tutti quei signori appassionati di libertà e di democrazia non si può non menzionare la lista nera dell’Onu compilata dal principe giordano ZeidRa’ad al Hussein in cui compare, al primo posto,. Israele, accusata di crimini di guerra. Da che pulpito! E che dire delle lapidazioni, delle mutilazioni, delle esecuzioni commesse negli anni in nome della sharia? Tutte insabbiate. E il guaio è che nella fino a ieri tranquilla Europa, ormai non più tanto dopo gli attentati jihadisti, l’atteggiamento nei confronti di Israele è di fastidio. Esiste addirittura un movimento, Bds( boicottaggio, disinvestimento, sanzioni ) che da tempo si accanisce contro gli interessi e le ragioni di Israele. Ostracismo nei confronti degli accademici israeliani, bullismo verso gli studenti israeliani, fondi pensione scandinavi che si ritirano dal mercato israeliano, catene commerciali tedesche che smettono di vendere prodotti israeliani, municipi spagnoli che interrompono le forniture di prodotti dello stato ebraico. Anche l’Italia degli eroici centri sociali e del politicamente corretto ha fatto la sua parte il 25 aprile quando l’Anpi e gli ex alleati di Hitler, comunisti compresi, hanno respinto i vessilli della Brigata Ebraica e hanno sfilato a fianco dei palestinesi. Bella riconoscenza!Il più grande storico dell’Olocausto, Yehuda Bauer, osserva con ironica amarezza: “Gli ebrei morti durante l’Olocausto sono meravigliosi, quelli vivi sono un’altra cosa”. Ne abbiamo conferma dal fatto chel’Onu è diventato, da tempo, la fonte principale di antisemitismo nel mondo, il che non deve stupire se si pensa che le decisioni prese da questo organismo sovranazionale solo formalmente, non sono indipendenti, ma fortemente influenzate dai paesi membri, dei quali la maggioranza musulmani. E si sa che quei bravi figli di Allah non aspettano altro che distruggere lo stato ebraico, approfittando del nostro colpevole silenzio. Questo penso.

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