Trova una treccia di rame vicino a cassonetto. Ragusano denunciato. Il Tribunale lo assolve

Era l’estate del 2011 quando il ragusano A.P., all’epoca ventenne, alla guida di un auto e insieme alla fidanzata, veniva fermato ad un posto di blocco della polizia. A bordo del veicolo gli agenti trovarono una treccia di rame e denunciarono il giovane per ricettazione. I due fidanzati nella loro versione dei fatti, dichiararono di avere trovato il rame abbandonato vicino ai cassonetti dell’immondizia a Ragusa Ibla. Per il ventenne fu avviato il procedimento penale e dopo oltre sei anni è arrivata la sentenza assolutoria. L’avvocato Michele Savarese, difensore del giovane, nel corso del processo ha fatto emergere, tramite la testimonianza dell’oramai ex fidanzata, che l’imputato avesse in totale buona sede creduto di trovarsi davnti ad un rifiuto e non ad una refurtiva. Il difensore, inoltre, ha dimostrato come i tecnici del Comune di Ragua avessero all’epoca lasciato incustodita la treccia di rame. Nonostante ciò il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a sei mesi di reclusione.

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Via al processo contro l’ex candidata a sindaco di Ragusa, Sonia Migliore, accusata di diffamazione

E’ iniziato davanti al Tribunale di Ragusa il processo a carico di Sonia Migliore,, attuale consigliere comunale di Lab.2, già candidata a sindaco di Ragusa, imputata del reato di diffamazione aggravata nei confronti della collega consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, Zaara Federico. Secondo l’accusa, la Migliore avrebbe offeso tramite Facebook l’avversaria politica che si è costituita, tra l’altro, parte civile con l’avvocato Michele Savarese. Il testimone chiave del pubblico ministero, il sovrintendente della polizia postale Giorgio Carpenzano,

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La morte di un giovane di origini modicane ad Agrigento. I periti di parte civile: “Chance di sopravvivenza del 70 per cento”

“Le lesioni riportate da Vincenzo Rigoli, sia a livello addominale che toracico-polmonare, se tempestivamente ed opportunamente trattate, avrebbero consentito, senza forma alcuna di dubbio, chance di sopravvivenza nell’ordine del 70 per cento”. I periti di parte civile, Paolo Procaccianti e Nello Grassi dell’Università di Palermo, hanno smontato la perizia del consulent tecnico d’ufficio, Giuseppe Ragazzi, il medico legale che eseguì l’autopsia sulla salma di Vincenzo Rigoli, il giovane di Agrigento ma di origini modicane, deceduto per choc emorragico nella notte fra il 16 e il 17 dicembre del 2012, a seguito di un incidente stradale avvenuto in Contrada Gasena, quando alla guida di una Citroen C 3 si schiantò contro un guard rail. Nel processo, davanti al giudice monocratico del Tribunale agrigentino, Maria Alessandra Tedde, sono accusati di omicidio colposo, i medici Salvatore Napolitano e Sergio Sutera Sardo, che ebbero in cura il giovane all’interno della sala operatoria dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento.

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S.Croce, la morte del piccolo Lorys. In Appello chiesta conferma della condanna

Celebrata la terza udienza davanti la Corte d’Assise d’Appello di Catania, del processo contro Veronica Panarello, per l’omicidio del piccolo Lorys. L’udienza ha fatto emergere che si è trattato di un delitto d’impeto. Secondo la Procura Generale, infatti, si tratta di “dolo d’impeto”, ma ciò non esclude la capacità di intendere e di volere di Veronica Panarello, ritenuta essere l’unica responsabile del delitto. Veronica Panarello fu condannata dal Gup di Ragusa il 17 ottobre 2016 a 30 anni di carcere per l’omicidio del figlio di appena 8 anni, e per l’occultamento del cadavere nel canalone di contrada Vecchio Mulino, alla periferia di Santa Croce.

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Aggredirono e sequestrarono due modicani. Condannati in tre. Due assoluzioni

Tre condanne e due assoluzioni. Così ha deciso il Tribubnale di Ragusa per la vicenda che aveva come vittime un imprenditore di Modica ed un suo dipendente. I magistrati hanno assolto due imprenditori di Città di Castello, Sandro Pauselli e la moglie, Alida Cecconi, accusati di essere stati i mandanti di un episodio di cronaca avvenuto a Modica a maggio del 2012. Sono stati condannati, invece, gli esecutori Nunzio Alabiso, residente nel Parmense) e Angelo Daniele Faldelli e Vincenzo Cannizzo, entrambi di Gela. Erano accusati di sequestro di persona, tentata estorsione e lesioni gravi in concorso Il titolare di una ditta di Modica, ed un suo dipendente avevano presentato denuncia al Commissariato di Modica, sostenendo di essere stati vittime di una violenta aggressione.
I due, feriti al volto, sanguinanti e in stato di shock nei pressi della Chiesa di S. Luca a Modica, erano stati lasciati dai loro aggressori. Erano stati contattati telefonicamente da uno sconosciuto con il quale avevano fissato un appuntamento di lavoro nei pressi del Bar Fucsia.

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Ragusa, commercialista condannata per truffa a 4 anni e mezzo di carcere

Si era trasferita in Germania da tempo e, quando tornò a Ragusa per festeggiare il compleanno con i parenti lo scorso febbraio, fu arrestata dalla guardia di finanza. Si tratta di una commercialista 45enne, P.V., già titolare di uno studio professionale a Ragusa. Per la donna è ora scattata la condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione, senza sospensione condizionale, per i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato ed esercizio abusivo della professione. Secondo l’accusa, la donna avrebbe preso i soldi dai suoi clienti, senza però effettuare i pagamenti all’Erario. La commercialista è accusata di aver presentato, tra il 2011 e il 2015, oltre 500 modelli F/24 irregolari per un ammontare complessivo di circa 255 mila euro di crediti d´imposta inesistenti, appropriandosene, secondo l’accusa, ai danni dei suoi clienti.

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Danneggiò la videosorveglianza comunale a Modica. Condannato a 7 mesi

Sette mesi di reclusione e risarcimento danni per duemila euro, oltre al pagamento delle spese processuali. E’ la condanna inflitta dal giudice unico del Tribunale di Ragusa, Vincenzo Saito, al marocchino, all’epoca 21enne, che nel mese di febbraio del 2015, armato di un masso aveva danneggiato le telecamere della videosorveglianza installate in Via Pellico, una delle aree del centro storico negli ultimi anni più a rischio della città. Gli impianti, però, erano funzionanti per cui il malfattore era stato inquadrato e registrato. Furono tre quelle danneggiate e messe fuori uso. La polizia lo individuò e lo denunciò per danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.
Il giovane extracomunitario, quando arrivò la polizia, sotto le intemperie e con un ombrello in mano, era fermo accanto a un palo della pubblica illuminazione alla cui base, per terra, si trovavano due telecamere danneggiate. Immediata la confessione del marocchino ai poliziotti, che giustificava il proprio gesto nella rabbia contro un paese che non gli da lavoro, da cui ne scaturivano una serie di improperi verso la Nazione.

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Modica, processo Copai. Assolti Riccardo Minardo e gli altri

L’ex parlamentare regionale di Modica, Riccardo Minardo, la moglie Giuseppa Zocco, e tutti gli altri imputati nel Processo Copai, sono stati assolti dal Tribunale di Ragusa con formula piena. Minardo era difeso dagli avvocati Carmelo Scarso e Giovanni Grasso.
Dopo 6 lunghi anni si è concluso, dunque, con l’assoluzione con formula piena di tutti gli imputati il processo Copai, scaturito da uno dei casi politici più pesanti negli Iblei, dal punto di vista giudiziario. Era l’aprile 2011 quando l’allora deputato regionale Riccardo Minardo, Mario Barone, Pietro Maienza, Sara Suizzo (moglie di Barone) e Giuseppa Zocco (moglie di Minardo), a seguito dell’indagine condotta dalla Guardia di finanza, furono posti agli arresti domiciliari per truffa aggravata ai danni dello Stato e malversazione. Nel corso delle indagini furono mosse ulteriori accuse a Minardo, ovvero quelle di associazione per delinquere ed estorsione aggravata e, a carico della moglie, quello di riciclaggio. Da tutte queste accuse, gli imputati sono stati assolti dal Collegio Penale del Tribunale di Ragusa, a pieno titolo.

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Processo per gli “ecomostri” di Modica. Sei assoluzioni

Tutti e sei assolti gli imputati nel processo sui cosidetti “ecomostri” di Modica, finiti sotto inchiesta a seguito delle indagini successivamente all’abbattimento delle tre strutture in cemento armato avvenuto il 4 settembre 2011 a Treppiedi Nord. Il giudice monocratico del Tribunale di Ragusa, Vincenzo Saito, ha assolto perchè il fatto non sussiste Carmelo Cassarino, 76 anni, legale rappresentante della società e proprietario dell’area di cantiere di Modica in Contrada Treppiedi Nord; Stefania Cassarino, 51 anni, Direttore Tecnico dell’area di cantiere anzidetta; Salvatore Puccia, 56 anni, e Pietro Puccia, 49 anni, dipendenti dell’impresa, tutti modicani, difesi dall’avvocato Carmelo Scarso, e Ugo Lutri, 57 anni, e Angela Voi, 55 anni, coniugi sciclitani proprietari del terreno di Contrada Purromazza in territorio di Scicli,

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Ex dirigente e dipendenti del Comune di Ragusa assolti da accusa di abuso d’ufficio

Sono stati assolti “perchè il fatto non sussiste” dall’accusa di abuso d’ufficio in concorso, reato gravissimo se si tratta di dipendenti pubblici, l’ex dirigente comunale del settore Edilizia pubblica, Enzo Torrieri, i due tecnici comunali Salvatore Salinitro(progettista e direttore dei lavori) e Domenico Scalone(tecnico istrutto), e l’imprenditore Paolo Infantino. La sentenza è stata emessa dal collegio penale del Tribunale di Ragusa, presieduto da Vincenzo Saito(a latere Vincenzo Ignaccolo e Ivano Infarinato). Gli imputati, difesi rispettivamente dagli avvocati Michele Sbezzi, Nello Sallemi, Domenico Barone, erano accusati anche di soppressione, distruzione o occultamento di atti pubblici e abuso edilizio.
Il processo era scaturito da un’indagine coordinata coordinata dal sostituto procuratore Marco Rota e riguardava un immobile in gran parte realizzato per il quale, secondo l’accusa, i tecnici del Comune di Ragusa avrebbero rilasciato una concessione edilizia in difformità alle norme vigenti.

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Palermo, via il processo contro il giornalista Di Natale intentato dalla Rai

E’ iniziato a Palermo il processo penale contro il giornalista professionista modicano Angelo Di Natale, accusato di calunnia. Il procedimento scaturisce da una querela dell’ex caporedattore di Tgr Sicilia, Vincenzo Morgante, oggi direttore, promosso” dopo il licenziamento del Di Natale,

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Richiesta di rinvio a giudizio per ex sindaco di Modica, Buscema, e due ex assessori

Richiesta di rinvio a giudizio per il reato di omissioni d’atti d’ufficio in concorso per l’ex sindaco di Modica Antonello Buscema, per gli allora assessori della sua giunta comunale Peppe Sammito (con delega ai lavori pubblici) e Tato Cavallino (con delega alla pubblica istruzione)

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Operazione “Agnellino”, confermate tredici sentenze

E’ stata riformata, in Appello a Catania, la sentenza emessa dal Gup di Catania, Santino Mirabella, il 29 giugno dello scorso anno, riguardo l’operazione antidroga “Agnellino”, a seguito dell’esame della posizione processuale di un gruppo di presunti spacciatori, che già in primo grado erano stati condannati.
La Corte d’Appello, in sostanza, ha confermato la tesi accusatoria reiterano le condanne nei confronti di tredici dei ventuno imputati ed ha anche inasprito le pene con una sola eccezione. Inflitti complessivamente 157 anni, 9 mesi e 20 giorni di carcere, rispetto ai 96 anni e 4 mesi che erano stati comminati in primo grado.

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Vicenda Villaggi Turistici di Sampieri. Processo Loddo contro Antoci, prima udienza

Con la deposizione dell’ex comandante della Compagnia Carabinieri di Modica, Alessandro Loddo, si è incardinato martedì scorso presso il Tribunale di Ragusa il processo che vede accusato il fotoreporter modicano Giovanni Antoci del reato di calunnia nei confronti dell’ufficiale.
I fatti risalgono all’epoca del sequestro dei due villaggi turistici Marsa Siclà e Baia Samuele di Sampieri, a seguito delle indagini che furono condotte dall’allora capitano Loddo – oggi tenente colonnello – e che portarono alle gravi accuse di inquinamento, traffico illecito di reflui e, successivamente, persino di avvelenamento delle falde acquifere a carico delle due strutture.

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Al via il processo d’appello contro Veronica Panarello

Al via il processo davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Catania contro Veronica Panarello, la mamma del piccolo Lorys Stival, già condannata in primo grado, dal Gup di Ragusa, Andrea Reale,col rito abbreviato, a 30 anni di carcere per l’omicidio e l’occultamento del cadavere del bambino di appena otto anni a Santa Croce Camerina.
Secondo quanto riferito dal suo legale, l’avvocato Francesco Villardita, Veronica Panarello partecipa all’udienza che si celebra a porte chiuse.

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In Appello il processo per i cani killer di Punta Pisciotto(Scicli). Il pm chiede lievi riduzioni di pene

Hanno concluso le difese nel processo d’appello sull’indagine per i cani killer di Punta Pisciotto a Sampieri. In primo grado era stata emessa sentenza di risarcimento danni per quasi un milione e mezzo di euro in favore delle vittime dei cani da parte del Collegio Penale del Tribunale di Ragusa(Saito, Maggiore, Manenti)che aveva condannato l’ex sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, difeso dall’avvocato Giovanni Riccotti La Rocca, e l’anziano custode dei cani randagi Virgilio Giglio, ovvero colui che accudiva i cani randagi, difeso dall’avvocato Francesco Riccotti. Il primo aveva avuto la pena più pesante, sei anni e due mesi di reclusione. Giglio era stato condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione.

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Fabbrica abusiva di fitofarmaci a Vittoria. Condannato il proprietario

Condanna due anni e sei mesi di reclusione per per il vittoriese R.C., che dovrà risarcire anche i danni alle parti civili. E’ questa la sentenza emessa dal giudice unico del Tribunale di Ragusa, Vincenzo Saito. Il pubblico ministero, Nadia Campo, aveva chiesto la condanna a un anno e otto mesi. L’imputato era difeso dall’avvocato Santino Garufi, ed accusato di frode in commercio, falso e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. La Guardia di Finanza, nel novembre del 2012 aveva sequestrato 25.000 litri di prodotti e fitofarmaci contraffatti.
I Finanzieri avevano scoperto una vera e propria fabbrica di fitofarmaci e fitoregolatori in aperta campagna nell’agro di Vittoria. All’interno del capannone, ove aveva luogo la vendita al dettaglio dei prodotti, c’i era una enorme quantità di medicinali per l’agricoltura, contraffatti e/o illegali.

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Stabilizzarono di 4 componenti dello staff. Assolti ex sindaco ed ex assessori comunali di Vittoria

Assolti, perché il fatto non costituisce reato, l’ex sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, e quattro assessori della sua Giunta, ovvero Mario Mascolino, Rosario Lomonaco, Piero Gurrieri e Giuseppe Malignaggi), oltre al direttore generale del Comune, Salvatore Troia e i quattro dipendenti oggetto della querelle giudiziaria. La sentenza è stata emessa dal Collegio Penale del Tribunale di Ragusa( presidente Vincenzo Saito) a conclusione del processo per abuso d’ufficio. Secondo l’accusa, sostenuta dal pubblico ministero Francesco Riccio,

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Via il processo contro il vittoriese Lauretta per le minacce col metodo mafioso contro Paolo Borrometi

Il prossimo 13 ottobre sarà di scena il giornalista modicano Paolo Borrometi nel processo penale contro Venerando Lauretta, vittoriese di 48 anni, accusato di minacce aggravate dal metodo mafioso, dalla continuità e dalla recidiva formulate attraverso social network. La parte offesa è proprio Borrometi collaboratore dell’Agi nel cui processo che si celebra a Ragusa, la Federazione Nazionale della Stampa si è costituita parte civile al fianco del collega.

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Consulente tecnico del giudice accusato di falsa perizia. Pozzallo, il Gup: “Il fatto non sussiste”

Era stato incaricato dal giudice delle esecuzioni per stimare alcuni lotti pignorati nelle campagne di Modica. I proprietari lo avevano denunciato poichè non aveva indicato che una casa attigua ad uno dei lotti in questione fosse patrimomio immobiliare di uno di loro. La Procura della Repubblica, a quel punto, sospese l’esecuzione e sequestrò il fascicolo incriminando il Consulente Tecnico d’Ufficio, un architetto di Pozzallo, che ha dovuto sostenere le accuse di falsa perizia e induzione all’errore per il giudice.

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