Danneggiò la videosorveglianza comunale a Modica. Condannato a 7 mesi

miriam dell ali

Sette mesi di reclusione e risarcimento danni per duemila euro, oltre al pagamento delle spese processuali. E’ la condanna inflitta dal giudice unico del Tribunale di Ragusa, Vincenzo Saito, al marocchino, all’epoca 21enne, che nel mese di febbraio del 2015, armato di un masso aveva danneggiato le telecamere della videosorveglianza installate in Via Pellico, una delle aree del centro storico negli ultimi anni più a rischio della città. Gli impianti, però, erano funzionanti per cui il malfattore era stato inquadrato e registrato. Furono tre quelle danneggiate e messe fuori uso. La polizia lo individuò e lo denunciò per danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.
Il giovane extracomunitario, quando arrivò la polizia, sotto le intemperie e con un ombrello in mano, era fermo accanto a un palo della pubblica illuminazione alla cui base, per terra, si trovavano due telecamere danneggiate. Immediata la confessione del marocchino ai poliziotti, che giustificava il proprio gesto nella rabbia contro un paese che non gli da lavoro, da cui ne scaturivano una serie di improperi verso la Nazione.

Dal sopralluogo eseguito dalla Polizia, congiuntamente a personale della polizia locale sui luoghi, lungo le vie Silvio Pellico, via Albanese e via Correri venivano trovate a terra altre due telecamere mentre una quinta era stata danneggiata ma ancora penzolante sul palo.
La visione delle registrazioni eseguite dal sistema di videosorveglianza, confermava quanto confessato poco prima dal giovane che,effettivamente, veniva mentre con l’ombrello e una tavola da carpenteria in legno, lunga poco più di un metro, si avventava contro le telecamere posizionate a circa 3 metri da terra, colpendole ripetutamente.

Il sistema di videosorveglianza progettato dall’amministrazione comunale nel quartiere maggiormente frequentato dai giovani, talvolta teatro di risse e di atti vandalici, solo da pochi giorni era entrato in funzione mediante il posizionamento di alcune telecamere sui pali dell’illuminazione pubblica e sugli edifici del centro storico, ad un altezza che, alla luce di quanto accaduto, risulta inidonea a preservarle dagli atti vandalici. Il giovane è stato difeso dall’avvocato Giovanni Favaccio. Il Comune di Modica si è costituito parte civile con l’avvocato Miriam Dell’Ali.
Il giovane, A.A., un mese dopo circa dai fatti, su rimpatriato giacché in pochi giorni oltre ad avere distrutto le telecamente aveva arrecato danni al Pub Shanty Town di Via Pellico e e lesioni al personale, fatti reiterati il mercoledì successivo nell’esercizio “L 50” di Piazza Albanese, con lesioni provocate anche agli agenti, intervenuti dopo avere urinato all’interno dell’autovettura del proprietario del locale e avere minacciato gli avventori con una bottiglia di vetro rotta. In tutte le occasioni, il marocchino aveva anche vilipeso lo Stato Italiano.

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