In punta di libro…di Domenico Pisana. “Tra gli aranci e la menta”: il recitativo dell’assenza per Federico García Lorca del poeta marchigiano Lorenzo Spurio

Il percorso del poeta marchigiano Lorenzo Spurio, già autore di raccolte come “Neoplasie civili”, 2014, e “Le acque depresse”, 2016, nonché di racconti (“La cucina arancione”, 2013, e “L’opossum nell’armadio”, 2015) e di rilevanti studi critici di letteratura straniera, trova nella plaquette poetica “Tra gli aranci e la menta. Recitativo dell’assenza per Federico García Lorca”, PoetiKanten Edizioni, 2016, una “forza espressiva” poggiata su una struttura etico-estetica in cui l’autore e Garcia Lorca s’incontrano e si confrontano, si uniscono e si diversificano all’interno di una elegia monotematica da cui traluce il grande universo interiore lorchiano.

Il volume, infatti, nel mentre rievoca la ricorrenza dell’ottantesimo anniversario dell’assassinio di García Lorca, si connota come intreccio di due coscienze proiettate – come dice bene nella prefazione Nazario Pardini – “verso una dimensione civile, che riflette il senso del vivere, di un tempo che scorre inesorabile, tra luci ed ombre della quotidianità”.

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IN PUNTA DI LIBRO……di Domenico Pisana. La silloge “Voce” della poetessa italo-spagnola Elisabetta Bagli tra crisi di senso e fragilità dell’esistenza

Una silloge ove la grande protagonista della poesia risulta la vita nelle sue multiformi espressioni, nelle sue valenze di entusiasmo e di dolore, di amore, di delusioni e di sguardi avvolti nei filmati della memoria, possiamo definire quella della poetessa madrilena Elisabetta Bagli, dal titolo “Voce”, 2015, edita sia in italiano che spagnolo. Una raccolta che sa interrogare l’esistenza umana nella sua complessa dinamica intra ed extra psichica, trasfigurandola con una simbologia che allude al senso del suo divenire nel tempo.
Elisabetta Bagli , poetessa tradotta in quattro lingue, è Ambasciatrice Culturale dell’Universum Academy Spagna ed ha alle spalle diverse pubblicazioni oltre che collaborazioni con riviste letterarie italo-spagnole. Il corpus poetico della raccolta “Voce” poggia su quattro momenti creativi, dal titolo “Vita”, “Amare” “Sguardi” e “Donne”, che convergono armonicamente in “unum”, in un’unica voce di canto che si connota di toni e sfumature che colgono “l’hic et nunc” di vissuti esistenziali carichi di umanità.

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IN PUNTA DI LIBRO……di Domenico Pisana. Gli “Esagoni di Borges”: i racconti dello scrittore siracusano Corrado Di Pietro tra realtà e fantasia

Con “Gli esagoni di Borges”, Editore Morrone, 2017, lo scrittore e poeta siracusano Corrado Di Pietro offre al lettore un libro di racconti avvincente, brioso, gradevole e scorrevole, tematico e problematico, che consente di fare un tuffo in uno scenario di sicilitudine davvero interessante, accompagnato da rilevanti ed emblematiche illustrazioni figurative di Lisa Barbera, che sono un vero mix di sogno e realtà, fantasia e tradizione.
L’Autore, facendo leva sul suo “io-interiore”, protagonista della narrazione, osa , con forza immaginativa, aprire un colloquio con il grande scrittore Borges, fino a chiedergli di poter custodire i suoi racconti nella famosa biblioteca di Babele, che contiene i grandi capolavori della letteratura mondiale.
Questo libro, così, si snoda come una torta di itinerario dantesco di uno scrittore, apparentemente sconosciuto, che con tanto di guide al seguito, si incammina verso la ricerca di una risposta: sapere, cioè, se è degno di essere annoverato tra gli scrittori, se ha la fortuna e la bravura di poter affidare le sue storie all’eternità: “ Chi poteva – scrive l’autore – darmi queste risposte, se non il grande cieco, il vate che aveva attraversato tutte le strade della conoscenza letteraria, il conoscitore voluttuoso delle storie più inusitate e dei più oscuri meandri della fantasia letteraria, il custode diligente di quella infinita biblioteca di Babele, che contiene tutti i libri del mondo, tutte le scritture di ogni tempo”.

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IN PUNTA DI LIBRO…di Domenico Pisana. Il chiaroscuro dell’esistenza nei “Germogli di sole” della poetessa milanese Laura Barone

Con “Germogli di sole”, Edizioni Milella, 2016,  Laura Barone, poetessa  milanese, docente di lingue e Letterature Straniere, approda, dopo le sue due primi sillogi poetiche del 2001 e del 2011,  ad una fase di ulteriore bellezza del suo itinerario poetico. Con questa nuova raccolta di quarantaquattro liriche,  la poetessa, infatti,  apre il suo mondo interiore ad ogni lettore “in cammino”, ricorrendo ad un linguaggio immaginifico che trasuda di sentimenti veri e sinceri che raccontano giorni incisi “nei pori dell’anima”, e che, altresì, si fanno parola di  contemplazione “ per dare a questo mondo / un sogno da plasmare”.
E’, insomma, una poesia che si muove tra cielo e terra quella di Laura Barone, una poesia che non cede a seduzioni intimistiche   proiettandosi, invece, verso orizzonti di universalità ove la caducità e il limite dell’esperienza umana diventano i segni che caratterizzano l’itinerario di ogni esistenzialità in divenire.

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In punta di libro…di Domenico Pisana. La poesia di Antonella Montalbano nell’ultima raccolta “Il Tutto o il Nulla”

Poesia intensa, ricca di afflati spirituali e attraversata da profonde e dolenti meditazioni sull’esistenza, è quella che troviamo in questa quarta silloge, “Il Tutto o il Nulla”, dell’autrice di Sciacca Antonella Montalbano, Il Convivio Editore, 2017; una poesia che mette armonicamente in sinergia fede e ragione, filosofia e teologia, spiritualità e ricerca interiore e che va letta, dunque, sotto il segno di un “evangelico candore”: candore,

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IN PUNTA DI LIBRO……di Domenico Pisana. “Note di primavera”: la silloge in tre lingue del poeta albanese dell’Università di Korce, Arjan Kallço

la silloge poetica in tre lingue dal titolo “Note di Primavera”, Ead&line, 2017, di Arjan Kallço, docente dell’Università di Korce, Albania, ci proietta in uno scenario tematico che è stato senza dubbio, fin dal mondo classico greco, un topos letterario di grande attrazione. Se è vero che tutte le stagioni dell’anno condizionano l’esistenza dell’uomo, sicuramente la primavera richiama un’atmosfera sensitiva e psicologica di maggiore effetto, che nella raccolta di Kallço si sostanzia in versi di solida intensità semantica e allusivi di un percorso esistenziale nel quale la primavera assume un ruolo essenziale e funzionale.

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IN PUNTA DI LIBRO…di Domenico Pisana. Il “Viaggio” come “condizione esistenziale” nella raccolta della poetessa pugliese Maria Teresa Infante

La silloge poetica “Il viaggio”, L’Oceano nell’Anima Edizioni, 2016, di Maria Teresa Infante, affronta un tema che è senza dubbio, fin dall’antichità, un topos letterario di grande fascino. L’autrice, pugliese, con alle spalle un percorso culturale di tutto rispetto che la vede, fra l’altro, Ambasciatrice di Pace della Universum Academy Switzerland, offre al lettore il suo “viaggio” inteso non solo come scoperta, ma soprattutto come indagine sul proprio cammino attraverso il quale essa si fa partecipe del tutto, fondendosi con la realtà che la circonda.

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IN PUNTA DI LIBRO……di Domenico Pisana. Le “Rime”: Antologia di Odi e Canti del poeta ennese Giuseppe Mistretta

Giuseppe Mistretta, ennese, è un autore molto legato alle radici dell’umanesimo classico. E questo ancoraggio è ben evidente nella sua raccolta, “Le Rime. Antologia di Odi e Canti”, Maurizio Vetri Editore, 2017, ove il linguaggio poetico si presenta ricco di movenze lirico-metriche che, certo, risultano rare nello spazio della poesia moderna e contemporanea, ma che l’autore predilige in modo quasi affettivo, essendosi accostato alla letteratura classica dopo i suoi studi tecnico-professionali.
Basta scorrere i testi de “Le Rime” per scorgere in essi modelli linguistici della classicità ottocentesca ( “empie”, “aveva”, “desii”, “dì”, “beltà”, “core” etc..) che la poesia moderna ha superato, ma che Mistretta predilige nel suo percorso per sostanziare la dimensione del suo sentire poetico e per esprimere la sua interiorità sfuggendo – come si legge nella breve osservazione sul linguaggio con cui si apre la raccolta – alla “prevaricazione dell’elemento funzionale-comunicativo sull’elemento stilistico-espressivo”.

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IN PUNTA DI LIBRO……di Domenico Pisana. Le “Odi perdute” dell’ex sindaco di Ragusa Lorenzo Migliore, tra racconti, parole e nostalgia

Uno “scrigno di vita e di memorie” appare al lettore il libro “Odi perdute. Racconti e parole” del ragusano Lorenzo Migliore, pubblicato a cura dell’Associazione Culturale Officina 90, 2015.
Un volume dove il sentimento attraversa, con forte tensione emotiva, tutta la struttura teleologica della versificazione, la quale si presta ad una lettura polisemica della realtà esistenziale dell’autore in un contesto di cammino vissuto “nel” tempo e “con” il tempo.

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IN PUNTA DI LIBRO……di Domenico Pisana. “La figlia della memoria”: l’esordio narrativo della poetessa milanese Desideri

Adele Desideri, torinese di nascita ma milanese di adozione, approda alla narrativa. E lo fa, – dopo un lungo itinerario poetico che l’ha vista camminare dentro “categorie dello spirito” ricche di trasfigurazioni e oggettivazioni noumeniche di forte intensità semantica – , con il volume “La figlia della memoria” Moretti&Vitali, 2016, pagg. 168, accreditato da prestigiose figure letterarie come quelle di Davide Rondoni, curatore della prefazione , e Franco Loi.
Romanzo o racconto lungo? Appare inutile disquisire a riguardo, ma è certo che la categoria chiave di questo libro di Adele Desideri è, come del resto evidenzia il titolo, la memoria, i cui filmati risultano costruiti all’interno di vitali circuiti comunicativi segnati da accadimenti, fatti ed esperienze che trovano nei vari protagonisti della narrazione la loro essenzializzazione.

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IN PUNTA DI LIBRO……di Domenico Pisana. Il mito della memoria collettiva e il rispecchiamento dell’identità storica nel libro di racconti “La Dama in verde” di Pina Magro

L’itinerario narrativo di Pina Magro si arricchisce di un ulteriore tassello. Dopo la pubblicazione di esordio, dal titolo La casa ricamata, volume adottato nelle scuole medie del siracusano per la sua efficacia di recupero della memoria storica e delle radici più vere della nostra cultura siciliana, l’autrice rimette in campo il suo estro narratologico con una nuova serie di racconti approdati nel libro La dama in verde, Youcanprint Edizioni, 2017, i quali hanno il pregio di ricostruire fatti e accadimenti autobiografici che esaltano la semplicità e la dimensione valoriale della sua storia di donna che non ha mai smesso di ricongiungersi, attraverso i fili del ricordo e della nostalgia intesa come “voce di ritorno”, alla sua identità storica, culturale e religiosa.

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IN PUNTA DI LIBRO…DI DOMENICO PISANA. La tradizione sanitaria modicana in sette secoli di storia nel libro “L’ Ospedale degli onesti” di Giorgio Cavallo

Proprio mentre in questi giorni si discute dell’inaugurazione del nuovo ospedale ibleo intitolato a Giovanni Paolo II, ci piace riprendere dai cassetti della memoria un libro di Giorgio Cavallo del 2008, “L’Ospedale degli onesti – dalla Sacra Domus Hospitalis all’Ospedale Maggiore di Modica”, Editore Azienda Unità Sanitaria Locale n. 7 di Ragusa, che porta la prefazione di Giuseppe Barone, libro che conferma la forte passione dell’autore per la ricerca storica, già, peraltro, messa in evidenza con altre pubblicazioni dello stesso genere riguardanti la città di Modica: mi riferisco ad uno studio storiografico sulla frazione di Frigintini, per andare più indietro nel tempo, e ad “Androcronomachia” per citare un altro suo libro dal piglio storico.

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IN PUNTA DI LIBRO…di Domenico Pisana. “Normanni e visi d’arabi”: il viaggio lirico di Sebastiano Impalà tra luoghi geografici e meditazioni dell’anima

Il cuore di una terra, geografica e trasfigurata nell’anima, con i suoi colori, sapori, suoni, stupori e suggestioni, traluce, con forte impatto emotivo, dalla recente raccolta poetica “Normanni e visi d’arabi”, Maurizio Vetri Editore, 2016, di Sebastiano Impalà, siciliano che vive e lavora a Reggio Calabria.

Dopo l’esordio con “Ossigeno e pensiero”, ove si trovano i primi emergere dell’animo interiore del poeta, la nuova silloge si offre al lettore come “viaggio lirico” dentro luoghi caratteristici e caratterizzanti (Tindari, Stromboli, Lampedusa, San Vito, per citarne alcuni ) che raggomitolano i filmati della memoria costruendo una versificazione giuocata su immagini e figurazioni poetiche di pregnante intensità semantica.

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IN PUNTA DI LIBRO…di Domenico Pisana. Luoghi della memoria nel libro “Modica Mazara Adria Miliano. Il treno racconta”

L’itinerario culturale di Cesare Lorefice, nativo di Mazara, cresciuto a Modica e che dal 1974 vive ad Adria in provincia di Rovigo, trova una sua ulteriore estensione letteraria nel suo nuovo libro di narrativa, dal titolo “Modica Mazara Adria Milano. Il treno racconta”, Piscine Sirio, 2017, ove il rapporto tra storia, letteratura e memoria assume rilevanza sia sul piano narrativo che su quello della rivisitazione affettiva e del ricordo.

Il titolo del volume utilizza l’icona del treno, che è la metafora della vita in cammino, ove il tragitto, le fermate, le salite, i luoghi, le tappe, le soste ne caratterizzano il valore e il senso. Su questo treno, è vero, viaggia l’“io narrante” dell’autore con le sue memorie, ma è il treno universale su cui viaggiano gli uomini raggomitolando storie, amori, gioie e dolori, meraviglie e stupori, ricordi e affetti, sogni e speranze.

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In punta di libro di…..Direttore. “Geometria della rosa”: la poesia di Giuseppina Rando tra “Logos e Pathos”, ricerca e mistero, tempo ed eternità, apparenza e realtà

Una poesia “introspettiva e ininterrotta” quella che Giuseppina Rando offre ai suoi lettori con la silloge “Geometria della rosa”, Aletti editore, Roma, 2016. L’autrice, siciliana, già docente di Lingua e Letteratura italiana nelle scuole secondarie, vanta un percorso letterario di tutto rispetto, caratterizzato da ben sette raccolte poetiche, da saggi e racconti che portano dentro il respiro di ricerche anche filosofico-teologiche.

Con “Geometria della rosa” ci troviamo di fronte ad un poetare che conosce la profondità, l’altezza, il segreto e il respiro dell’essenziale metafisico, invisibile agli occhi, ma percepito dal cuore.

Già nel titolo del volume troviamo una dichiarazione di poesia ermetica, se è vero che la rosa è un simbolo fortemente complesso, poiché include in sé significati variegati e, tra loro, a volte, totalmente antinomici. Nella rosa c’è molta ambivalenza: può alludere alla perfezione celeste e alla passione terrena, al tempo e all’ eternità, alla vita e alla morte, alla fecondità e alla verginità; ed ancora, sin dagli antichi miti greci la rosa è stata considerata simbolo di pienezza e di completezza.

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IN PUNTA DI LIBRO…di Domenico Pisana. L’ultimo libro di Marcello Veneziani “Alla luce del mito”: il mito come fondamento, visione dell’esistenza e “forza di cambiamento”

Lo scrittore pugliese Marcello Veneziani è sicuramente tra gli intellettuali più interessanti del panorama culturale italiano, una voce spesso fuori dal coro, la cui libertà di pensiero rimane sempre un “quid” apprezzabile ed encomiabile. Si è occupato di filosofia politica scrivendo vari saggi per Mondadori, Laterza, ed ora è di qualche mese l’uscita del suo ultimo libro, “Alla luce del mito”, Marsilio, 2017, ove l’autore affronta il tema del mito in modo singolare e originale, operando una sorta di circolarità ermeneutica tra gli antichi miti classici e la contemporaneità colta nelle sue articolazioni sostanziali e problematiche.
L’autore guarda al mito come ad un “bisogno dell’anima”, inserendolo in una prospettiva soteriologica: il mito – secondo Veneziani – ha la possibilità di salvare l’uomo della post modernità , in quanto non è una mera illusione o un semplice frutto della fantasia, ma un’intuizione, un entrare nella dimensione della verità dell’ “oltre” ove scorgere il bello del mondo.

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IN PUNTA DI LIBRO……di Domenico Pisana. “Le colline, i maestri, gli dei”: un libro del grande critico e poeta torinese Bàrberi Squarotti, nel ricordo della sua scomparsa

Un percorso critico ed esegetico che delinea alcuni dei filoni letterari più significativi del Novecento italiano il volume Le colline, i maestri, gli dei (Ediz. Santi Quaranta, ) di Giorgio Bàrberi Squarotti.
L’Autore, ordinario di Letteratura Italiana presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Torino, nonché poeta, saggista, critico letterario militante e Direttore del Grande Dizionario della Lingua Italiana dell’Utet, in quest’opera raccoglie i saggi che, lungo il suo itinerario di studioso, ha dedicato, in varie occasioni, a scrittori, poeti e narratori: Giovanni Getto, Augusto Rostagni, Benvenuto Terracini, Mazzantini, Gobetti, Gozzano, Tarchetti, Roberto Sacchetti, Giacomo Debenedetti, Augusto Monti, Pavese, Arpino, Fenoglio, Calvino e Primo Levi.

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IN PUNTA DI LIBRO……di Domenico Pisana. “L’Altro eri tu”: la poesia dell’anima di Salvatore Paolino “oltre l’eremo del tempo”

“Il ricordo è un consolatore molesto, diceva Kierkegaard, è un’ombra che non si può vendere, anche nel caso in cui qualcuno volesse comprarla!” E Pavese aggiungerebbe: a che serve passare dei giorni se non si ricordano?”
Bene, credo che l’eco di queste citazioni si trovi riverberata dentro l’ultima raccolta poetica “L’Altro eri tu”, Edizioni Associazione Culturale “Dialogo”, Modica, 2017, di Salvatore Paolino, il cui cammino poetico ha visto, in oltre un cinquantennio, la pubblicazione di 12 raccolte di poesia.

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IN PUNTA DI LIBRO……di Domenico Pisana. Ricordando Vitaliano Brancati a 110 anni dalla sua nascita, e il suo legame con la città di Modica

Nel ricordare i 110 anni dalla nascita di Vitaliano Brancati, (nasce a Pachino il 24 luglio 1907), vogliamo mettere in rilievo i rapporti che lo scrittore ebbe con la città di Modica.
Sicuramente l’ex capitale della Contea ha suscitato sempre forte attrazione e suggestioni emotive nella maggior parte degli scrittori, degli artisti, degli amanti della fotografia, di registi del cinema, di coloro i quali, artisti o no, l’hanno visitata e conosciuta. Il suo habitat paesaggistico, le sue espressioni artistico – monumentali, la sinfonia e geometria dei luoghi, dei vicoli,

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IN PUNTA DI LIBRO……di Domenico Pisana. “Sinestesie dell’io”: la raccolta di Daniela Cecchini tra poesia civile e tensione lirico-narrativa

Un poesia densa di motivi etici e poggiata su filamenti di forte sensibilità coscenziale è quella che Daniela Cecchini consegna ai suoi lettori con la silloge poetica “Sinestesie dell’io”, Editrice La Caravella 2016. Un libro che s’alza quasi al cielo come una sorta

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