In punta di libro…di Domenico Pisana. “Tra gli aranci e la menta”: il recitativo dell’assenza per Federico García Lorca del poeta marchigiano Lorenzo Spurio

Il percorso del poeta marchigiano Lorenzo Spurio, già autore di raccolte come “Neoplasie civili”, 2014, e “Le acque depresse”, 2016, nonché di racconti (“La cucina arancione”, 2013, e “L’opossum nell’armadio”, 2015) e di rilevanti studi critici di letteratura straniera, trova nella plaquette poetica “Tra gli aranci e la menta. Recitativo dell’assenza per Federico García Lorca”, PoetiKanten Edizioni, 2016, una “forza espressiva” poggiata su una struttura etico-estetica in cui l’autore e Garcia Lorca s’incontrano e si confrontano, si uniscono e si diversificano all’interno di una elegia monotematica da cui traluce il grande universo interiore lorchiano.

Il volume, infatti, nel mentre rievoca la ricorrenza dell’ottantesimo anniversario dell’assassinio di García Lorca, si connota come intreccio di due coscienze proiettate – come dice bene nella prefazione Nazario Pardini – “verso una dimensione civile, che riflette il senso del vivere, di un tempo che scorre inesorabile, tra luci ed ombre della quotidianità”.

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