Indagine della Procura della Corte dei Conti sulla nomina di un esperto nominato dal sindaco. Castello(Pd) chiede chiarimenti

ivana castello

In corso un’indagine della Procura della Corte dei conti finalizzata a chiarire la regolarità della nomina di un esperto, Annamaria Aiello, nominato dal sindaco di Modica. L’indagine pare sia agli adempimenti finali, per cui è attendibile che presto se ne sappiano i risultati.
Della vicenda si occupa il consigliere comunale del Partito Democratico, Ivana Castello, con una lunga lettera indirizzata al primo cittadino che riportiamo integralmente:

Illustre Signor Sindaco,

Il 4 novembre del 2016 la S.V. ha voluto nominare sua Esperta, ai sensi dell’articolo 14 della legge regionale n. 7/92, la dottoressa Annamaria Aiello, già presidente dei revisori che avevano controllato la sua amministrazione. Nulla da eccepire sulle referenze della dottoressa; nondimeno avrebbe dovuto, lei signor sindaco, essere più rispettoso delle leggi e, in particolare, dell’articolo 6, comma 7, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, dell’articolo 14 della legge regionale siciliana n. 7 del ’92, degli articoli 163, comma 2, 188, comma 1 quater e 191, del Tuel. Esplicitazioni e dettagli può trovarli nell’interrogazione che presentai il 25 novembre 2016, iscritta nel registro di protocollo col n. 61727.

Le ricordai anche quanto, per un caso analogo, ebbe a dirle la stessa dottoressa Aiello, con tanto di parere trasmessole il 18 dicembre 2015. Lei intendeva nominare un consulente e la dottoressa precisò che la materia per cui avrebbe voluto incaricarlo afferiva alla sfera gestionale e non a quella degli indirizzi politici. Osservò altresì che trattandosi di consulenza, ai sensi dell’articolo 6, comma 7, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, l’impegno avrebbe dovuto essere ricondotto entro il limite del 20% dell’analoga spesa sostenuta nel 2009. Era necessaria, inoltre, una « reale » ricognizione del personale per certificare l’assenza di professionalità interne idonee al lavoro da compiere. Ove, invece, avesse nominato il consulente trascurando tali adempimenti, sarebbe stata responsabile di danno erariale quantificabile nella somma corrisposta al professionista incaricato.

2. Le sue risposte all’interrogazione

Non le nascondo che le sue risposte, dichiarate pubblicamente in Consiglio, mi hanno lasciata esterrefatta. Gliene ricordo un paio. Alla mia affermazione che la dottoressa Aiello non potesse essere nominata sua consulente, perché avrebbe trattato di materie proprie della sfera gestionale, ha risposto osservando che:

«molti altri comuni, come Modica, in fase di dissesto, hanno nominato esperti e la dottoressa, che è stata eletta due volte presidente del Collegio dei revisori, svolge soltanto compiti di indirizzo politico e non gestionali, quindi la sua presenza è legittima».

Lascio ai cittadini ogni commento e la rimando alla lettura del parere formulato dal Collegio dei revisori il 18 dicembre 2015, registrato in protocollo col numero 58707.
La risposta più grave, però, è un’altra. Riguarda il tema della ricognizione del personale interno per stabilire se esistono tecnici in grado di svolgere il ruolo che lei aveva deciso fosse coperto dall’Aiello. Le dissi che c’erano Pierluigi Cannizzaro e Giovanni Blanco. Lei ha risposto che anche se ci fosse stata un’omissione da parte sua, con conseguente danno erariale, avrebbe pagato l’Assicurazione. « C’è l’Assicurazione », proferì testualmente. Le domando se pensa veramente che l’assicurazione possa costituire una adeguata copertura per ogni illegalità che lei o altri può compiere deliberatamente. Provo a farle intendere il significato di quello che ha detto. Il sindaco, secondo lei, si assicurerebbe affinché, qualunque decisione assuma, anche quella di far perdere qualche migliaio o più di euro all’ente comunale, sia patrimonialmente coperto da un ente terzo. Esemplifico per maggior chiarezza: viene rubato il busto bronzeo di Quasimodo e il sindaco è esente (coperto) da ogni responsabilità? Produco un danno all’ente, nominando un consulente, e l’assicurazione lo rimborsa? Decido di licenziare un avversario politico, ossia compio un atto illegittimo e l’assicurazione, in sede di risarcimento, paga il danno in mio luogo? E’ questo che intende per assicurazione? Se è questo sbaglia senza tema di smentita. L’assicurazione interviene solo quando lei governando compie un errore, non quando «sbaglia» dopo che qualcuno la ha avvertita che sta violando una legge. La sua intelligenza è indubbiamente sottile, ma ho il dovere di farle osservare che l’assicurazione non è fatta per cancellare le leggi, bensì perché siano applicate preservando dall’errore (non voluto) chi è chiamato ad applicarle. L’obbligo di osservare scrupolosamente la legge vale prima, durante e dopo la stipula del contratto di assicurazione. La sua richiamata risposta ha prodotto solo un effetto: affermare una irragionevole concezione dell’assicurazione. Lei non potrà mai e poi mai chiedere l’intervento dell’assicurazione per indennizzare il Comune di Modica, dal momento che è stata avvertita, per iscritto, che il suo era un comportamento illegittimo. L’errore dev’essere involontario non lucidamente perseguito.

3. La situazione odierna

Oggi la situazione comunale circoscritta al fatto in argomento si è notevolmente complicata per almeno tre ragioni:

– perché la Procura della Corte dei conti ha avviato un’indagine nei suoi confronti per la delibera di assunzione (a tempo) della dottoressa Aiello;
– perché l’assessore al bilancio si è dimesso alcuni mesi dopo l’insediamento della dottoressa Aiello;
– perché la dottoressa Aiello ha preferito, nello scorso novembre, dimettersi dall’incarico.

Esaminiamo, per quanto possibile, queste tre componenti della vicenda.

3.1. L’indagine della Procura della Corte dei conti

E’ probabile che l’indagine della Procura della Corte dei conti sia stata avviata a partire dal mese di aprile del corrente anno 2017. Pare si sia alla fase di quantificazione del danno erariale attraverso la raccolta dei mandati di pagamento. Il resto non riesco a circostanziarlo perché gli atti sono sottoposti al segreto istruttorio. L’indagine, comunque, non può che essere di chiarimento su una infinitesima parte della storia comunale degli ultimi cinque anni.

3.2. Le dimissioni dell’assessore al bilancio

All’epoca di nomina della consulente, assessore al bilancio era il professor Vincenzo Giannone, degnissima ed onesta persona. Qualcuno dubitò che potesse convivere con la dottoressa Aiello, persona precisa e, certamente, preparata sopra la media. Sul piano caratteriale, però, Giannone non scherza nemmeno. E’ persona pacata che non riesce a straniarsi, nemmeno per un secondo, rispetto ai suoi principî ben radicati nell’onestà. Se ciò che deve difendere è un valore in cui crede, riesce a farlo con forza e convinzione; se non crede in esso non riesce a proferir parola. In questo, in definitiva, è tutta la sua indole. Qualcuno, dunque, ipotizzò un’impossibile convivenza, e questa convivenza è cessata almeno due volte. Una prima il 31 luglio 2017. Erano le 13 e 42 quando Giannone inviò la dichiarazione di dimissioni. Per alcune settimane si fece passare la voce che fosse indisposto ma che, comunque, restava alla guida dell’assessorato. La curiosità dei cittadini crebbe sino a farsi pressante per cui, se non ricordo male, lei stessa, Signor Sindaco, dichiarò mediante i giornali che l’assessore rimaneva al suo posto. Non tutti la credettero, perché l’assessore continuò a non presentarsi. Sta di fatto che le prime dimissioni (ove ci fossero state) furono sostituite da una seconda dichiarazione del 9 settembre 2017, registrata al numero 22 del protocollo riservato. L’assessore lasciava l’attività politica per « i numerosi impegni professionali e familiari » che gli impedivano « di fatto di svolgere un’efficace e continua azione amministrativa ». La vicenda, ovviamente, costituisce una sorta di appendice, forse non secondaria, della nomina a consulente della Aiello.

3.3. Le dimissioni della dottoressa Aiello

Il 23 novembre 2017 matura il tempo delle dimissioni anche per la dottoressa Anna Maria Aiello. La sua ultima lettera all’Amministrazione suona un po’ così:

« La presente per comunicarLe la mia intenzione di dimettermi dall’incarico da Ella conferitomi, a causa delle mie cagionevoli condizioni di salute che in queste ultime settimane mi hanno impedito di essere presente.
Per quanto sopra, ritengo sia corretto rinunciare all’incarico a decorrere dal 7 novembre c.a. »

Il precedente 7 novembre il sindaco aveva scritto una lettera al Segretario generale, con cui lo invitava a verificare le ragioni del ritardo nei pagamenti della consulente « stante che a tali ritardi potrebbe essere collegato l’eventuale disimpegno di tale figura ». Insomma restano poco chiare le ragioni delle dimissioni. Dagli atti emergono due ipotesi:

– che si sia dimessa per ragioni di salute. Se così fosse dovremmo sperare che la Signora si rimetta presto, indipendentemente da tutto;
– che si sia dimessa per i continui ritardi nei pagamenti. Lo lascia intendere il sindaco nella lettera inviata al Segretario Generale il 7 di novembre e iscritta al n. 57342 del Registro comunale di protocollo. L’ipotesi, tuttavia, sembra senza fondamento, scontato che la Signora conosceva bene, al momento della nomina, le difficoltà finanziarie del Comune.

Una terza ipotesi potrebbe ravvisarsi nella permanenza dell’indagine della Procura, la quale fa affievolire, di norma, ogni entusiasmo lavorativo.

4. Conclusioni

Alla fine della storia oggi il Comune di Modica si trova senza assessore, senza consulente e col sindaco azzoppato dall’indagine in corso. Mi domando e le domando, caro sindaco:

1°. che intende fare per risolvere la vacanza dell’assessorato al bilancio?
2°. sussiste qualche residuo di debito nei confronti della consulente?
3°. ha fornito tutti i documenti chiesti dalla Procura della Corte dei conti?
4°. si ritiene tranquillo per la conduzione del resto della legislatura?
5°. è sempre convinto che l’assicurazione sia una sorta di lasciapassare per assumere qualunque decisione indipendentemente dalle leggi?

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