“Non si comprende in punto di diritto su quale documentazione e provvedimento amministrativo tipico sia stata fondata l’istituzione del parco considerato che ad oggi la documentazione inerente le clausole di salvaguardia per esempio risulta incompleta e deficitaria presso l’albo pretorio”. Lo sostiene l’avvocatessa Carola Parano, del Foro di Palermo, amministrativista e tributarista, siracusana di adozione, riguardo alla querelle del Parco degli Iblei che interessa le province di Siracusa e Ragusa.
“Si nota, altresì, l’ evidente eccesso di potere utilizzato per una procedura amministrativa priva del più elementare ma rilevante elemento relativo alla Concertazione – prosegue il legale palermitano – con i portatori di interessi pubblici e privati . In ultimo preme sottolineare che saranno numerosi i contenziosi che verranno accesi a tutela di interessi legittimi cui seguirà inevitabilmente un notevole danno erariale ai danni della Regione Siciliana”.