Variazioni di bilancio a Ragusa, i Dem D’Asta e Chiavola: “Una fine ingloriosa per l’esercito pentastellato guidato da Piccitto.”

Mario D'Asta e Mario Chiavola Pd Ragusa

“Tanto tuonò che piovve. Grazie all’unità delle opposizioni, quella unità cercata da un anno, mai mancata per il Pd, i grillini vanno sotto in Consiglio comunale. La clamorosa sconfitta in aula, ieri sera, del Movimento Cinque Stelle e, più in particolare, della Giunta municipale guidata dal sindaco Federico Piccitto la dice lunga su come, ormai, questa esperienza

politica sia arrivata al termine e per di più nella maniera peggiore. Occorre, quindi, un sussulto di dignità da parte del primo cittadino e di chi lo sostiene. Si dimettano. Vadano a casa. E liberino la città da una presenza inutile e ingombrante. Restituiscano Ragusa ai ragusani”. I consiglieri comunali del Partito Democratico, Mario D’Asta e Mario Chiavola, si esprimono in questi termini dopo che è stata sbarrata all’amministrazione grillina la strada in aula sulle variazioni di bilancio e sui debiti fuori bilancio essendo state votate delle pregiudiziali sul primo e sul secondo atto posto all’ordine del giorno che pertanto saranno ridiscussi più avanti “Un movimento, quello grillino, ormai imploso che – affermano i due esponenti dem – perde pezzi e non ha più né i numeri nè la forza politica per chiudere con dignità questo scorcio conclusivo di consiliatura”.
“Piccitto – aggiungono D’Asta e Chiavola – che addirittura non si presenta in aula neppure quando c’è da affrontare argomenti di vitale importanza per il prosieguo dell’attività amministrativa, si scontra con una contrapposizione totale delle opposizioni che, stavolta, si trasformano in maggioranza, schiacciando ogni velleità di prevaricazione da parte di un esercito pentastellato ormai in rotta e con le armi spuntate. Tra l’altro, sono state poste, in queste occasioni, pregiudiziali di carattere tecnico che, dopo la votazione, hanno finito con il trasformarsi in un atto preminentemente politico, una bocciatura assoluta e completa della linea propugnata dall’amministrazione al di là dell’appostamento delle somme previste nelle variazioni in differenti settori della macchina municipale sulla scorta delle varie richieste provenienti dai settori. Il dato politico, quindi, è fin troppo evidente. E ribadiamo che avevamo visto bene quando, un anno fa, annunciammo che non esisteva più maggioranza. E vedevamo bene anche quando affermavamo che se le opposizioni fossero rimaste unite sarebbero riuscite a mandare a casa prima del tempo questo sindaco. E però la realtà è che i Cinque Stelle continuano a rimanere incollati alla poltrona, mentre questa esperienza amministrativa si sta concludendo come peggio non si poteva immaginare. Dall’aumento dei tributi locali che pesano come macigni sulle tasche dei cittadini alla mancanza di visioni progettuali univoche per rilanciare questa città, a cominciare dalla questione ambientale tuttora rimasta ancorata al passato. Servizi sociali che stanno esplodendo, opere pubbliche non pervenute. Una città anonima, senza slancio e prospettiva”.
“Un fallimento dopo l’altro per la Giunta Piccitto – concludono i due rappresentanti dem – di cui la città intende liberarsi il prima possibile relegando questa negativa esperienza nel novero delle avventure da dimenticare al più presto. Quindi, sarebbe meglio per il primo cittadino prendere atto di tutto ciò e rassegnare le proprie dimissioni”.

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