L’assemblea Soci Ragusano dop chiede aiuti per gli allevamenti chiaramontani distrutti dagli incendi

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L’Assemblea dei Soci del Consorzio Ragusano Dop, in riferimento alla drammatica ed insostenibile situazione venutasi a determinare a carico di numerose Aziende Agricole e Zootecniche, fra le quali alcune associate, che, in conseguenza dei devastanti incendi che lo scorso 30 giugno hanno distrutto buona parte della zona forestale del chiaramontano,

hanno subito danni incalcolabili nei loro allevamenti, nella riunione del 22 settembre, ha approvato un documento, inviato al Presidente della Regione ed all’assessore regionale dell’Agricoltura. E’ stato inviato altresì al Sindaco Chiaramonte Gulfi, cui è stato dato atto del particolare impegno profuso a difesa del territorio e per il ripristino delle aree forestali distrutte e delle aziende danneggiate.
Col documento è stato sottolineato che, difronte alle perdite subite, gli allevatori danneggiati dal disastroso evento, oltre ai gesti di solidarietà promossi e realizzati con apprezzata generosità da parte dei colleghi che si sono mobilitati da ogni parte della Sicilia, per fornire fieno e paglia, nonostante tutti gli impegni assunti ai vari livelli non hanno ricevuto alcun indennizzo o intervento per la loro ripresa.
Gli stessi hanno dovuto prendere atto che il Governo Regionale, su iniziativa dell’Assessore Regionale dell’Agricoltura, nei giorni scorsi, ha destinato delle risorse per alcuni interventi nell’area forestale distrutta dall’incendio ma non ha previsto alcun intervento per gli operatori agricoli e per gli allevatori che, come accertato, hanno grossissime difficoltà per dare continuità alle loro attività imprenditoriali. Per questo l’assemblea con voto unanime ha chiesto al Governo Regionale, l’adozione di interventi straordinari ed urgenti, così come già avvenuto per la forestale, a favore degli imprenditori agricoli e zootecnici, le cui aziende (con le scorte e con le produzioni) e le cui abitazioni sono andate distrutte o comunque abbondantemente danneggiate ed in molti casi inagibili, per la ripresa economica e produttiva delle loro attività.

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