Acate. Vende droga in pieno centro: arrestato pusher nigeriano

angbeken mike CL. 92

Era da tempo monitorato dai Carabinieri che, da diversi giorni, lo avevano notato frequentare ragazzini e i principali luoghi di aggregazione giovanile: è finito così in manette Mike Ngbeken, 28enne nigeriano, incensurato, “pizzicato” dai Carabinieri della Stazione di Acate mentre cedeva alcune dosi di marijuana, per un peso complessivo di oltre 20 grammi, ad un tunisno di 27 anni nei pressi del castello Biscari.
L’attività, frutto di appositi servizi di osservazione e pedinamento per monitorarne i movimenti

e le abitudini di vita e protrattisi per svariati giorni, aveva consentito di appurare le “strane” frequentazioni con diversi giovani, nonché un certo andirivieni proprio nelle vicinanze del monumento finchè i militari hanno sorpreso il 28enne, nella nottata di ieri, intrattenersi con un ragazzo al quale dava furtivamente un piccolo involucro: ne è nata una perquisizione che ha permesso di rinvenire addosso all’acquirente la droga, mentre al tunisino del denaro contante, il costo delle dosi appena cedute.
E’ scattato così l’arresto per il nigeriano e successivamente sottoposto ai domiciliari presso la propria abitazione, a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa dinanzi al quale dovrà rispondere del reato di spaccio. Il giovane assuntore, invece, è stato segnalato al competente Ufficio Territoriale del Governo per detenzione per uso personale di sostanza stupefacente.
aggio disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa, finalizzati alla prevenzione e alla repressione del fenomeno dello spaccio di droga, specie tra i giovani. Analoghi interventi proseguiranno nei prossimi giorni. Ora, al vaglio degli investigatori, che stanno proseguendo le indagini, la posizione del nigeriano, per accertare l’eventuale complicità di altri criminali, e il canale di approvvigionamento della droga: la sostanza stupefacente sequestrata è già stata inviata presso il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa al fine di stabilirne il principio attivo e il numero di dosi ricavabili, così come è stato sequestrato anche il denaro contante.

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