Ispica, struttura sanitaria tra muffa, umidità e insicurezza. Ma l’Asp non fa nulla

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La “casa della sanità” a Ispica è in condizioni igieniche indescrivibili. Eppure l’Asp dovrebbe essere la prima a garantire igiene e sicurezza. Evidentemente il direttore generale, Maurizio Aricò, non ha tempo per visitare l’immobile e rendersi conto che in quei luoghi ci lavorano e li frequentano esseri umani. Le condizioni sono, infatti, inqualificabili. Numerosi utenti si sono fortemente lamentati per la fatiscenza della struttura che ospita la guardia medica, il consultorio, la postazione del 118 e la medicina legale.

Umidità, muffa, muri scrostati rendono assolutamente fuori norma lo stabile. Nessuno, pare, provi interesse per avviare una ristrutturazione e nonostante gli operatori sanitari non rilascino alcuna dichiarazione è evidente dalla loro espressione che la situazione attuale non è più tollerabile, non solo per loro che ci lavorano ma anche per l’utenza che giornalmente è costretta ad attendere in luoghi angusti.  Risulta anche una richiesta da anni avanzata all’azienda sanitaria per realizzare una tettoia(le richieste sono svariate), sotto la quale allocare l’ambulanza per ripararla dal sole. Sono stati fatti numerosi sopralluoghi dai tecnici dell’Asp ma a tutt’oggi tutto resta nel pieno disinteresse. Il veicolo di servizio, soprattutto nel periodo estivo resta al sole ed è comprensibile quale siano le sue condizioni quando si presta un soccorso per non parlare del materiale che “cuoce” sotto il sole estivo e che va in avaria e deve essere buttato perchè inutilizzabile.

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