La Fp Cgil propone l’ ampliamento sostanziale della discarica di Ragusa di Contrada Cava dei Modicani

cava dei modicani

Se non si interverrà nel più breve tempo possibile, la discarica sub-comprensoriale di Ragusa, chiuderà i battenti entro la fine di maggio. Un’ eventuale chiusura dell’impianto comporterà il licenziamento degli attuali 10 addetti e il trasporto dei rifiuti fuori provincia (Gela o Catania), con un aumento sostanziale dei costi di smaltimento dei rifiuti.
“Nulla ancora è perduto – dice Giovanni Lattuca, segretario provinciale della Fp Cgil – pertanto,  il nostro sindacato, propone di utilizzare il restante periodo di vita della discarica per presentare la richiesta di variazione sostanziale dell’impianto e ottenere così un ulteriore aumento della cubatura totale di scarico. Sebbene la tempistica risulti veramente stretta, si confida sul buon esito della proposta alla luce delle attuali scelte del Governo Regionale di sostegno agli ampliamenti di capacità delle discariche pubbliche (costruzione della 4° vasca) e di accelerazionenelle pratiche di approvazione”.
La Fp Cgil propone, altrsì, che si elabori, al più presto e sulla base della documentazione già in possesso, un progetto che preveda l’innalzamento delle sponde di abbancamento per un’altezza media di 4,00 ml lungo il lato a valle, per più della metà del perimetro della vasca attualmente in coltivazione. Tale intervento, associato ad un auspicabile e sostanziale aumento della percentuale della raccolta differenziata, permetterà il recupero di diversi anni di vita di un servizio che sino ad oggi risulta essenziale per il comprensorio.
“La garanzia occupazionale degli addetti in servizio presso l’impianto in tal modo sarà certamente accompagnata dal fatto che i Cittadini dei quattro Comuni non si vedranno aumentati i costi per lo smaltimento dei rifiuti, conseguenza inevitabile chiudendo invece la discarica, e le Amministrazione avranno tutto il tempo necessario per gestire al meglio la fase di transito che quanto prima porterà all’adozione degli ARO e dell’impiantistica del nuovo sistema integrato dei rifiuti”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa