Ragusa, applicare a tutti i dipendenti stabilizzati il contratto individuale a tempo indeterminato per 36 ore settimanali.

tumino e lo destro

Applicare a tutti i dipendenti stabilizzati il contratto individuale a tempo indeterminato per 36 ore settimanali. E’ l’impegno che sei consiglieri comunali Maurizio Tumino, Giuseppe Lo Destro, Giorgio Mirabella, Gianluca Morando, Angelo La Porta ed Elisa Marino chiedono con un ordine del giorno all’amministrazione Piccitto per le 220 unità che furono stabilizzati dall’amministrazione Dipasquale nel 2008. “Anche perché – affermano i sei consiglieri –l’attuale amministrazione lo scorso anno in sede di trattativa sindacale aveva preso impegno che dal primo gennaio 2015 avrebbe elevato a tutti il contratto da 35 a 36 ore. Ora invece pare che faccia orecchio da mercante cercando di fare rientrare l’ora per il raggiungimento della 36esima ora nella vertenza che tutti i dipendenti hanno con l’amministrazione per somme che devono ricevere”. E nell’ordine del giorno i sei consiglieri affrontano anche questa problematica. “Infatti scrivono i sei consiglieri di opposizione – i lavoratori, dipendenti di questo Comune, assunti con contratto individuale indeterminato parziale hanno avanzato ricorso avanti il Tribunale di Ragusa per ottenere il diritto del pagamento delle maggiorazioni inerenti il lavoro aggiuntivo (nove ore aggiuntive da aggiungersi alle 27 previste nel contratto originario) ed il diritto al consolidamento del lavoro supplementare. Il Comune rispetto alla siffatta questione si trova in una posizione di debolezza in quanto non ha onorato gli impegni contrattuali tra le parti”. I sei consiglieri aggiungono: “Un mancato pronunciamento immediato del Comune potrebbe portare lo stesso Ente a soccombere rispetto alla causa di che trattasi determinando un debito fuori bilancio di oltre 2.000.000 di euro”. Ecco perché con l’ordine del giorno Tumino e gli altri impegnano l’amministrazione ad addivenire, in via transattiva, al pagamento di parte delle spettanze da riconoscere ai lavoratori definendo il contenzioso tra le parti anche in considerazione che la causa di lavoro di cui in argomento potrebbe protrarsi ancora a lungo con un ulteriore aggravio per le casse comunali”.

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