Incontro col Ministro. Galfo: “Sul Tribunale di Modica abbiamo confermato la nostra linea”

ignazio galfo“Abbiamo ribadito posizioni, per un verso, di adesione ai principi di efficienza e di riduzione della spesa che la ispirano e, per altro, di ferma contrapposizione per gli effetti che la riforma medesima produrrà nel circondario di Modica”. L’avvocato Ignazio Galfo, presidente dell’Ordine Forense modicano, sottolinea alcuni aspetti dell’incontro tenutosi a Roma con il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, e con il capo dipartimento, Luigi Birritteri, per discutere della vicenda del Tribunale di Modica(erano presenti, come si sa, la senatrice Venerina Padua, gli onorevoli MariaLucia Lorefice e Nino Minardo, Ignazio Abbate, sindaco di Modica, l’avvocato Enzo Galazzo, presidente del Comitato pro Tribunale di Modica, l’avvocato Antonio Borrometi,e il presidente del consiglio comunale di Modica, Roberto Garaffa). “Tale riforma, allo stato – spiega Galfo – sacrifica un Tribunale che quanto all’efficienza e ai parametri di riferimento (sopravvenienze, popolazione, organico dei magistrati) presenta numeri nella media dei Tribunali sub-provinciali, e un Palazzo di Giustizia costituito da un edificio nuovo, funzionale e all’avanguardia destinato, al momento, ad allocare gli uffici del Giudice di Pace di Modica, dei Giudici di Pace di Ispica e di Scicli nonché, solo per un biennio, allo smaltimento dell’arretrato di tutta l’area civile pendente al 13 settembre scorso, nel preesistente Tribunale di Modica, intendendosi per tale tutto ciò che non ricade nell’area penale”. Il Ministro, com’è noto, ha istituito una nuova commissione ministeriale, in cui è rappresentata l’Anci, che dovrà monitorare nei prossimi mesi la funzionalità ed economicità della riforma in tutte quelle realtà interessate dalle soppressioni dei Tribunali subprovinciali, specie ove è stata autorizzata, con decreto emesso ai sensi dell’art. 8 del d.lgs. 155/2012, l’utilizzazione dei palazzi di giustizia ove preesistevano gli uffici giudiziari soppressi.”Il Ministro – conclude Galfo – ha ribadito altresì che la riforma andrà avanti, ma è modificabile specie in quelle realtà in cui, all’esito dei lavori della neo costituita commissione, essa meriterà di essere modificata”.

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