CONDANNATO PREGIUDICATO DI MODICA ARRESTATO PER IL FURTO DI 35 EURO.

Nonostante la lunga serie di testimoni presentati dalla difesa, e le numerose udienze tenutesi, considerato che si trattava di un processo per direttissima, l’imputato è stato condannato dal giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia. Il furto di 35 euro contanti è costato al ventiduenne modicano, Carmelo Michele Leone, pregiudicato, difeso dall’avvocato Enzo Rizza, una pena di un anno ed un mese di reclusione e 400 euro di multa. Il magistrato ha, tra l’altro, confermato la restrizione domiciliare che aveva accordato dopo una decina di giorni dall’arresto avvenuto il pomeriggio dello scorso Giovedì Santo. Il pubblico ministero, Diana Iemmolo, aveva invocato una condanna più pesante di tre mesi di reclusione e di duecento euro di multa. Era stata la moglie della vittima a denunciare il furto. Leone avrebbe avuto una forte amicizia con il derubato tant’è che quest’ultimo spesso lo faceva dormire a casa sua, gli faceva regali in denaro ed addirittura aveva pagato l’onorario di mille euro ad un avvocato del Foro di Catania che lo stesso aveva incaricato per difendere l’imputato in una precedente vicenda giudiziaria che aveva portato ancora in carcere Leone. L’imputato, nella prima udienza aveva reso una lunga testimonianza durante la quale aveva messo a nudo una sorta di forte rapporto amicale tra lui ed il pensionato tanto che tra i due ci sarebbe stato un interscambio di posta, e poi “elargizioni” di denaro da parte del secondo, regali, anche costosi compreso il pagamento dell’onorario per mille euro di un avvocato catanese che la vittima ha poi confermato.

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