CALUNNA. GIUDICE UNICO DI MODICA CONDANNA UN MODICANO. 1 ANNO E 4 MESI

Depositata la sentenza a carico di Antonino Carpenzano, 73 anni, modicano, denunciato per calunnia nei confronti del suo meccanico. L’uomo, patrocinato dall’avvocato Loredana Calabrese, è stato condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa. Alla fine di dicembre del 2002, l’uomo denunciò lo smarrimento di due assegni bancari che, successivamente a delle indagini, risultarono essere stati posti all’incasso da un meccanico. Nei fatti, a seguito della denuncia presentata dall’imputato, l’inchiesta chiarì che i fatti si sarebbero verificati in maniera diversa e cioè che il settantatreenne aveva fatto aggiustare dal meccanico un proprio trattore. Lo avrebbe pagato con due assegni per complessivi un milione e trecentomila delle vecchie lire. Fu la moglie dell’artigiano, Rosa Caccamo, (parte civile in questo procedimento) a negoziare in banca i due titoli di credito. Dalla firma posta in girata si risalì alla donna la quale disse alla polizia che i due assegni li aveva avuti dal marito per versarli. In breve la vicenda approdò nel chiarimento. L’imputato aveva portato il mezzo agricolo per una riparazione costosa. Quando ritirò il mezzo, saldò il dovuto con i due titoli di credito. Poi, forse non potendo coprirli con i necessari fondi, aveva presentato una denuncia sostenendo di averli smarriti cosicché per il meccanico sarebbe intervenuta l’imputazione per ricettazione. Nel corso del procedimento davanti al Gup era emersa una circostanza sostanziale: il settantaduenne modicano aveva presentato la denuncia di smarrimento il dieci dicembre del 2002, mentre gli assegni furono negoziati in banca dopo oltre un mese e cioè il venti gennaio del 2003.

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