CONCESSI I DOMICILIARI ALLA POLACCA ARRESTATA A MODICA PERCHE’ RICERCATA

E’ stata ammessa agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Via Risorgimento, a Modica, Barbara Cebula, 49 anni, la donna polacca arrestata dagli agenti della Squadra Mobile di Ragusa, guidati dal vice questore aggiunto, Francesco Marino, poiché ricercata in campo internazionale. La donna ieri mattina è comparsa davanti al consigliere dell’apposita di Corte d’Appello di Catania, Giorlando, assistita dall’avvocato Giovanni Favaccio del Foro di Modica. La donna si è dichiarata estranea ai fatti, sottolineando di avere solo in un caso rilasciato una sorta di autocertificazione ma senza dolo e, pertanto, di non avere mai preso soldi. “L’arresto – dice Francesco Marino – costituisce un ulteriore, importante, risultato della specifica attività investigativa, disposta dal Questore di Ragusa, Giuseppe Oddo, e dispiegata dalla Squadra Mobile, in relazione alle ricerche di latitanti e catturandi a Ragusa e Provincia. Le indagini, condotte su richiesta e in collaborazione con le autorità polacche ed il Servizio Interpol, ci hanno permesso di arrestare la donna, destinataria del mandato di arresto europeo emesso dalla Corte di Zygmunt Dudzinski”. La Cebula si era resa irreperibile dal 2004. Adesso entro i prossimi venti giorni la magistratura polacca dovrà decidere se emettere il mandato di arresto definitivo e, quindi, richiedere l’estradizione. La polacca, che a Modica fa la badante, è accusata di favoreggiamento in frode, perché avrebbe avallato le richieste di finanziamento presso istituti bancari della Polonia di altre connazionali tendenti a truffare l’Unione Europea. L’importo incassato con il raggiro sfiorerebbe i ventimila euro che le interessate, pare quattro, avrebbero successivamente diviso prima di prendere strade diverse come Barbara Cebula, che è espatriata in Italia, prima a Santa Croce Camerina e poi nella città della Contea.

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