A Modica il problema della viabilità viene tergiversato.

Non ha più alibi l’amministrazione comunale per regolamentare al meglio il traffico automobilistico in alcune zone della città dove si registra il maggior carico di flusso veicolare: il quartiere Sacro Cuore e Modica Bassa. Se negli ultimi cinque di governo, l’amministrazione ha tergiversato sulla risoluzione di uno dei più gravi problemi che interessano la città, adesso, ha l’obbligo di studiare delle soluzioni adeguate, prima che – con il rientro dei vacanzieri – si torni ai soliti ritmi. La progettazione di strade alternative e la loro realizzazione hanno impedito agli amministratori di potere intervenire modificando la viabilità ma anche la vicinanza alle varie tornate elettorali, è stata una delle cause che ha bloccato qualsiasi iniziativa. La nuova bretella di collegamento tra la via Risorgimento e la via San Giuliano non sembra abbia avuto i risultati sperati anche perchè, i due incroci ricadono su due arterie molto trafficate e, per uscire dalla bretella bisogna, spesso, sostare la fila. L’uscita in via Risorgimento, poi, diventa pericolosa per la presenza di macchine parcheggiate sulla sinistra che impediscono una idonea visibilità a chi vi si deve immettere. Nessuna segnaletica, poi, in via Risorgimento che indica la strada alternativa per raggiungere il centro cittadino. L’amministrazione comunale, inoltre, è in possesso di un piano di miglioramento del traffico che non riesce o non vuole attuare. A completare lo stato di anarchia, ci pensano gli automobilisti indisciplinati che, spesso, parcheggiano le auto in doppia fila o negli incroci dove non è consentita la sosta o, peggio ancora, sui marciapiedi. Il caso emblematico e cronico è il corso Garibaldi dove, a tutte le ore del giorno, gli automobilisti parcheggiano sulle banchine ostruendo il passaggio ai pedoni e parte della carreggiata già di per se non molto ampia.