Niente perforazioni nel Val di Noto. “Ma non chiamatela vittoria” – dice il Comitato NoTriv!

“Non chiamatela vittoria del Val di Noto e della sua gente. Il Val di Noto è in pericolo oggi più che mai”. Così si esprime Corrado Rizzone, esponente del Comitato NoTriv, dopo l’annuncio del presidente della Regione, Cuffaro, della rinuncia dalla Panther Eureka a trivellare nei siti Unisco della Sicilia Sud Orientale. “Rinunciare all’undici per cento del territorio del Val di Noto (equivalente a 86 kmq su 746,37), percentuale che corrisponde ai territori dei centri abitati e delle zone cuscinetto imposte per regolamento dall’Unesco, nonché a zone sotto vincolo totale archeologico e ambientale, come l’area di Noto Antica e la Riserva Naturale di Vendicari – dice – dove comunque mai e poi mai la Panther Eureka avrebbe potuto aprire pozzi gas petroliferi, per potere continuare indisturbati a trivellare a lato, appare l’ennesimo atto di violenza amministrativa e politica nei confronti di un intero territorio e della sua gente. Annunciare questa “pseudo” rinuncia come una vittoria del Val di Noto, è un’infamia che i media hanno l’obbligo morale e civile di smentire immediatamente e categoricamente: siamo di fronte ad una totale presa in giro e ad una trappola in cui il Comitato No-triv non cadrà”. L’organismo si pone un preciso obiettivo: l’annullamento totale e irrevocabile di tutti i permessi di ricerca concessi nel Val di Noto ed in Sicilia. “La nostra – dice Rizzone – è una battaglia per salvare tutto il territorio nella sua interezza. Noi lottiamo per un modello di sviluppo che salvaguardi non solo i monumenti barocchi ma anche la natura, il paesaggio, le falde acquifere, l’intero habitat naturale, culturale e sociale che rappresenta il nostro unico giacimento sfruttabile e la nostra unica ricchezza”. Una lotta, insomma, per un modello di sviluppo incompatibile con qualsiasi progetto di ricerca e coltivazione di idrocarburi fossili e di industrializzazione del territorio. “Facciamo appello – conclude l’esponente modicano del Movimento – alla Corte di Giustizia Europea affinché intervenga a tuta le dei diritti dei cittadini del Val di Noto e della Sicilia tutta”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa