MODICA. PROCESSO A KARTODROMO. STORICA COSTITUZIONE IN GIUDIZIO DEL MINISTERO TERRITORIO E AMBIENTE E DELLA REGIONE

Il Collegio Penale del Tribunale di Modica(Scibilia, presidente, Di Marco e Rubino, a latere)scioglie le riserve ed ammette la costituzione in giudizio del Ministero per l’Ambiente, e degli assessorati regionali allo Sviluppo Economico, al Territorio ed Ambiente, all’Agricoltura e Foreste e ai Beni Culturali ed Ambientali, attraverso l’Avvocatura dello Stato rappresentata dall’avvocato Domenico Maimone. Ammesse quali parti civili anche le associazioni ambientaliste Movimento Azzurro e Legambiente, tramite gli avvocati Antonio Borrometi e Tiziana Serra, cosiccome oltre 20 proprietari di alcuni terreni confinanti con le aree sottoposte ai vincoli ambientali e paesaggistici, patrocinati dall’avvocato Giovanni Giurdanella. Vi è di più: anche il Comune di Pozzallo, attraverso l’avvocato Giorgio Terranova, si è potuto costituire per via della continuità col territorio di Modica. Il Tribunale, insomma, ha confermato quanto già era scaturito nella fase preliminare del procedimento riguardante la vicenda sulla realizzazione del kartodromo, in Contrada Bellamagna-Zimmardo, e la costruzione di un impianto di biomassa, presso Cava Giarrusso, sulla Modica-Mare. C’era un’atmosfera quasi ansiosa ieri mattina in aula prima della lettura dell’ordinanza da parte del presidente del Collegio. L’ammissione del Ministero e degli assessorati regionali è stato letto come un avvenimento sostanzialmente storico in una vicenda del genere. Gli imputati in tutto sono 13, tra funzionari del Comune, della Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Ragusa, della Forestale, tecnici e proprietari delle concessioni. Il collegio difensivo è formato dagli avvocati Franco e Michele D’Urso, Giuseppe Nigro, Salvatore Poidomani e Luigi Piccione. I testimoni, complessivamente, sono una cinquantina, molti dei quali convocati oltre che dal pubblico ministero, Francesca Aprile, anche da alcuni difensori. Alla fine di novembre del 2004, i carabinieri sequestrarono numerosi documenti che riguardavano diverse concessioni ed in particolare quelle che riconducevano al kartodromo, all’impianto di biomassa, alla Colacem e alla Tifeo. Le indagini della magistratura scaturirono da esposti presentati dai residenti delle due zone, dal Movimento Azzurro e da Legambiente. Fu un’interrogazione dei senatori Gianni Battaglia e Anna Donati, ad indurre, specificatamente, il Ministro dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare a proporre la costituzione, considerato che i due parlamentari chiesero se relativamente al procedimento penale pendente avanti al Tribunale di Modica, concernente reati circa il rilascio delle concessioni per la realizzazione dell’impianto di trattamento della biomassa e del kartodromo, il Ministero, parte offesa nel medesimo processo, intendesse affiancare, i cittadini residenti, le associazioni ambientaliste ed il Comune di Pozzallo, esistendone i presupposti di fatto e di diritto.

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