Camilleri: “Stop ai petrolieri nel Val di Noto”

PALERMO – Salviamo il Val Di Noto dalle trivelle. E’ il padre del commissario Montalbano, Andrea Camilleri a lanciare dalle pagine di Repubblica l’appello perché venga definitivamente e "irreversibilmente" stoppata la concessione data qualche anno fa dalla Regione siciliana a una società texana per la ricerca di idrocarburi a un passo dalla zona dichiarata dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. Nel Val di Noto "dove il destino e la storia hanno voluto radunare gli inestimabili, irripetibili , immensi capolavori del tardo barocco – scrive oggi Camilleri – una società petrolifera americana, la Panther Eureka, è stata qualche anno fa autorizzata dall’ex assessore all’industria della Regione Sicilia, a compiervi trivellazioni e prospezioni per la ricerca di idrocarburi nel sottosuolo". In caso positivo, è "già prevista la concessione per lo sfruttamento dell’eventuale giacimento", sottolinea. Che significherebbe, denuncia, "distruggere in un colpo solo paesaggio e storia, cultura e identità, bellezza e armonia", un colpo "mortale" al rifiorente turismo. L’inizio dei lavori, ricorda, è stato fermato nel 2003 dal governatore Cuffaro su proposta dell’assessore ai beni culturali Granata. "Ma è cominciato un balletto tutto italiano di ricorsi", fa notare Camilleri. Che lancia il suo appello perché "sia revocata in modo irreversibile quella contestata concessione" e "resa impossibile ogni ulteriore iniziativa che possa in futuro violentare e distruggere in ogni parte d’italia i nostri piccoli e splendidi paradisi".

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