MODICA. CONDANNATO PER RICETTAZIONE. PAGHERA’ IN COMODE “RATE”

Anche i debiti con la giustizia si pagato a rate. Così è stato per un giovane pozzallese, Antonino C., 27 anni, che pagherà una condanna, convertita in multa, in “dodici comode rate”. L’imputato doveva rispondere di ricettazione. Comparso davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, ha preferito chiudere immediatamente la questione e per il tramite il suo difensore, l’avvocato Pietro Latino, ha chiesto ed ottenuto di essere ammesso al giudizio con il patteggiamento. Trovato l’assenso del pubblico ministero e partendo da una pena base di sei mesi di reclusione e trecento euro di multa, alla fine si è arrivati all’accordo su una condanna a quattro mesi di reclusione e duecento euro di multa. Il difensore ha potuto ottenere anche la conversione in multa che, dunque, si è trasformata in una condanna complessiva a 4320 euro che l’avvocato Latino ha chiesto, per conto del proprio assistito, di pagare a rate. Il giovane di Pozzallo, secondo l’accusa, aveva acquistato e, comunque, ricevuto, al fine di procurarsi un ingiusto profitto, un telefono cellulare Samsung, modello SGH-E820, proveniente dalla merce trafugata nel corso di un furto presso il Ristorante Gran Menu, di Contrada Pantanelle, dove l’apparecchio era stato lasciato nel corso della chiusura del locale, dal gestore Giovanni Sortino. L’imputato utilizzò il telefonino per circa un mese come lo stesso aveva dichiarato, quando, tramite il codice Imei era stato individuato a Pozzallo il 5 febbraio 2005.

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