Non parte il processo riguardante la morte della modicana Rita Gugliotta

La Corte d’Appello di Catania non riesce a fare partire il processo riguardante la morte dell’allora quarantunenne modicana Rita Gugliotta, avvenuta il ventisette giugno del 1998 all’Ospedale di Ragusa. La Corte Costituzionale, infatti, non si è ancora pronunciata sulla cosiddetta “Legge Pecorella”, quella per l’inappellabilità. Nel capoluogo etneo non s’intende andare avanti se prima non ci sarà tale pronunciamento per cui il procedimento è stato fatto slittare al prossimo dodici marzo. A ricorrere in Corte d’Appello sono stati il pubblico ministero e l’avvocato Ignazio Galfo del Foro di Modica che rappresenta la famiglia della donna. Il processo di primo grado si concluse nel mese di giugno del 2001 con quattro medici condannati e sette assolti. La famiglia della povera modicana, il marito, i figli, il fratello, non ha inteso, invece, avviare alcuna procedura nei confronti di quattro infermieri professionali che furono assolti dall’accusa di falsa testimonianza e favoreggiamento. Rita Gugliotta morì presso il nosocomio ibleo dove era stata ricoverata per una febbre alta e forti dolori tre giorni prima per una broncopolmonite. Il processo era stato intentato con l’accusa di omicidio colposo.

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