Scicli: PERIZIA DI VARIANTE VOLTA CHIESA SAN GIOVANNI Il Dipartimento della Protezione Civile ha stanziato 79 mila euro

Il Dipartimento della Protezione Civile di Ragusa ha stanziato 79 mila euro per completare i lavori di messa in sicurezza della volta della chiesa di San Giovanni Evangelista in via Mormina Penna. Dopo il primo intervento, iniziato nel marzo del 2004, terminato in agosto, e finanziato nell’ambito della rimodulazione dei fondi della legge di Santa Lucia per un importo di 293 mila euro, si va verso la riapertura della chiesa alla fruizione pubblica. L’ultimo intervento di consolidamento riguarda la volta. Il Dipartimento della Protezione Civile diretto dall’ingegnere Chiarina Corallo ha indetto una nuova gara e consegnerà entro i primi giorni del nuovo anno i lavori di messa in sicurezza del tetto. La ditta che vincerà l’appalto avrà due mesi di tempo per completare l’opera. Il che significa che entro la prossima primavera la chiesa sarà riaperta al pubblico. “Se solo si considera che la chiesa di San Bartolomeo è stata chiusa sine die e che la chiesa Madre sarà chiusa a breve per l’intervento di messa in sicurezza che la riguarda –spiega l’assessore comunale ai lavori pubblici Giuseppe Savarino- si comprende bene come la disponibilità di un luogo di culto consacrato (la chiesa di Santa Teresa, i cui lavori sono terminati, è infatti sconsacrata) sia importantissimo per assicurare le funzioni religiose. E anche per la fruizione dei turisti”. Dallo scorso mese di agosto i ponteggi esterni alla chiesa di San Giovanni sono stati smontati, mentre sono rimasti quelli interni, per consentire il nuovo intervento, quello definitivo. Purtroppo, a Scicli si sta registrando l’indisponibilità di diversi edifici di culto: chiuse per lavori San Giuseppe e San Michele Arcangelo, in attesa di approvazione del progetto la Consolazione, chiusa in attesa di fondi San Bartolomeo, tra breve chiusa per lavori la chiesa Madre di Sant’Ignazio. E San Giovanni, insieme a Santa Teresa, in attesa di tornare fruibili. Quando il consolidamento sarà terminato anche il Cristo in gonnella, la tela di origine spagnola che raffigura il Cristo in croce con una gonna bianca sacerdotale ai fianchi, tornerà nell’edificio, dopo essere stata ospitata per tre anni al Carmine. Una curiosità: i turisti potranno accedere alla torre campanaria dell’architettura ecclesiastica dedicata all’Evangelista Giovanni: una visione mozzafiato dell’impianto ogivale della pianta e della volta del Sacrario della città, in cui sono sepolti i caduti nella Prima Guerra Mondiale.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa