MODICA Festa di San Pietro, la devozione prevale sul folclore

Arriva San Pietro e Modica si ferma. I festeggiamenti per il co-Patrono bloccano la città. Uffici pubblici chiusi e negozi aperti solo di mattina. Al di là delle polemiche per le bancarelle, che fanno parte di quella cornice di "tradizione" che sempre accompagna la festa per il Primo Papa, la città della Contea attende con un fare "snob" la festa che segna l’inizio dell’estate. Dal punto di vista puramente religioso, la giornata clou dei festeggiamenti prevede una celebrazione eucaristica alle 8.30, seguita, alle 10.30, da un’altra celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo della Diocesi di Noto, Mons. Giuseppe Malandrino. Nel pomeriggio, alle 19, la Santa Messa presieduta da Vittorio Rizzone, che ha guidato il triduo di preparazione alla festa dopo aver ricevuto l’ordinazione presbiteriale nell’ordine dei benedettini. A seguire la processione del simulacro del Santo con il Lebbroso per il corso Umberto. La festa finirà lì. Nessun "folklore" fuori dalle righe, nessun tipo di "sbandamento liturgico", nessuna euforia. Ma solo tanta devozione. Questa è la festa di San Pietro che però ha anche una sua connotazione "sodale". Segna infatti l’inizio "ufficiale" dell’estate dei modicani. I primi bagni al mare un tempo (quando giugno non era così caldo) si era soliti rimandarli "all’indomani di San Pietro". Oggi invece "dopo San Pietro" si iniziano a preparare le residenze estive in campagna o al mare. Come altre che passano gli anni ma non cambia "San Pietro".(*gioc*)

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