Padre Alex Zanotelli, noto missionario comboniano, in città a sostegno delle iniziative mirate alla lotta contro la privatizzazione dell’acqua. Ha incontrato il sindaco Piero Torchi, quindi gli studenti dei locale Liceo scientifico «G. Galilei» e poi, nella Casa di accoglienza della Caritas intitolata a Don Puglisi, i giornalisti e i rappresentanti delle organizzazioni aderenti al fronte del «no» all’affidamento della gestione dell’acqua a spa, srl e così via. Da palazzo San Domenico il «sì» a una Modica che si candida come città aperta al dialogo e al dibattito, sia sulla gestione dell’acqua sia sui temi comuni dell’area del Mediterraneo e specificatamente coi Paesi del Nord Africa.
Lo ha proposto il sindaco Torchi a padre Zanotelli, che era accompagnato da due rappresentanti di «Rete Lilliput», Elena Di Quattro e Barbara Grimaudo. All’incontro del Comune era anche presente il capogruppo dell’Udc Uccio Mania e, dopo un breve escursus sulla storia della città, i suoi patrimoni artistici, paesaggistici e le tradizioni, s’è parlato di gestione dell’acqua. Torchi ha ribadito che il Comune di Modica aveva deliberato per il «no» alla privatizzazione, ma che decisioni legate alla giustizia amministrativa e l’intervento sostitutivo del commissario regionale hanno determinato una situazione del tutto diversa. Padre Alex Zanotelli ha rilevato l’esigenza di riprendere in modo forte le battaglie sulla gestione pubblica dell’acqua e che per tale ragione è doveroso un coinvolgimento della popolazione con una civile mobilitazione, essendo essa scarsamente informata sulla vicenda. Stessi temi ribaditi: negli altri incontri, particolarmente quello della sede delia Caritas, dove l’aspetto della mobilitazione s’è concretizzato con la necessità di far qualcosa subito, dovendosi impedire che nel corso di una riunione dei sindaci iblei sull’Ato-idrico venissero prese delle decisioni finali alla privatizzazione dell’acqua.
CI.BU.