Minacciava l’anziano marito di morte se non gli avesse consegnato i soldi della pensione. Sciclitana condannata

FOTO MICHELE STUDIO

Dopo la morte della moglie aveva cercato conforto in una donna più giovane di 24 anni che aveva anche sposato. Subito dopo il matrimonio, S.C., pozzallese di 81 anni, però, si era dovuto rendere conto dell’ incubo in cui era piombato.
La nuova moglie, la sciclitana Anna Maria P., sin dal primo giorno di matrimonio si era rifiutata di coabitare con il marito, pretendendo, però, la consegna di tutta la pensione dell’ uomo di circa 1600 euro.
Quando l’anziano coniuge si era rifiutato, la donna non aveva esitato ad assillarlo con minacce di morte che aveva fatto piombare l’uomo in uno stato di ansia e paura.

S.C. si era rivolto, quindi, all’ Avvocato Michele Savarese che lo ha aiutato a trovare il coraggio di denunciare tutto ai Carabinieri. Dall’indagine dei militari ne era scaturito un processo lungo tre anni, nel quale il pozzallese sì è costituito parte civile. Il Tribunale di Ragusa, in conclusione, ha l’imputata a dieci mesi di reclusione oltre ad un risarcimento del danno pari a 3000 euro ed al rimborso delle spese legali.
“Determinanti, afferma l’ Avv. Savarese – sono state le testimonianze del figlio del mio assistito e della compagna, i quali hanno riferito al Tribunale di aver assistito a numerose telefonate in cui Anna Maria P., con espressioni particolarmente forti e volgari minacciava di morte l’ottuagenario coniuge se non gli avesse consegnato tutta la pensione”.

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