Servizi per Modica, il dramma dei lavoratori senza stipendio da cinque mesi

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La situazione è oramai insostenibile, ci sono cento famiglie che non riescono a risolvere le necessità quotidiane di primo ed elementare sostentamento. “Quando scriviamo e denunciamo siffatte circostanze – denuncia la Uiltec Ragusa – ci assumiamo tutta la responsabilità di mandato che un caso sociale, degenerato nel drammatico, prevede.
I lavoratori della Servizi per Modica sono senza stipendio e non sono nelle condizioni di poter continuare a sopportare e gestire l’incredibile criticità̀ in cui si sono venuti a trovare. Una situazione economica irragionevole che grava sulle famiglie dei lavoratori della società̀ di servizi di cui il Comune di Modica è titolare unico.

Un contesto sociale, vogliamo ripeterlo, che sta declinando in cattività̀ giorno dopo giorno.

Eppure, con grande sacrificio e altissimo senso di responsabilità̀ nei confronti dell’azienda e del Comune, i dipendenti della SpM hanno sempre assicurato i servizi utili ed essenziali per la città di Modica, spendendosi senza remore alcune anche per i preparativi e le manutenzioni necessarie alla riuscita dell’evento che vedrà la famiglia Reale dei Grimaldi rendere omaggio alla città in questi giorni; il tutto, nonostante gli inconcepibili ritardi nella riscossione del compenso salariale, irrinunciabile e dovuto.
Ricordiamo che da maggio 2017 i lavoratori, aderendo al patto di solidarietà per mettere in salvo i conti dell’azienda, hanno rinunciato a una parte significativa del loro stipendio. Retribuzione che, nonostante le privazioni applicate sui minimi tabellari, dunque, sostanziale, non è stata mai risolta dal Comune di Modica.

Ulteriori e altri rimandi sono, pertanto, inaccettabili.

Occorre favorire da subito il pagamento delle spettanze pregresse ai lavoratori della SpM, poiché cinque mesi di arretrati rappresentano una severa privazione per i bisogni essenziali delle famiglie dei lavoratori che vivono solo di quel reddito. Una criticità strutturale, divenuta gravissima ogni giorno sempre più, da non sottovalutare, che abbiamo il dovere di ricomporre in tempi brevissimi e certi”.

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