Calcio, Eccellenza. Il Città di Ragusa raggiunto dal Pistunina allo scadere, Raciti: “Non siamo cinici”

Il tecnico Filippo Raciti

Un film già visto. Il Città di Ragusa domina, o comunque si esprime in maniera combattiva sino al termine, e poi nel finale viene punito da un batti e ribatti. Avrebbe dovuto essere la partita della svolta, la gara in cui finalmente concretizzare la prima vittoria stagionale e invece gli azzurri si sono dovuti accontentare, si fa per dire, del pareggio. Davvero un peccato perché, nonostante dal 45’ il Città di Ragusa sia stato costretto a giocare con un uomo in meno

(sebbene poi la parità numerica in campo sia stata ristabilita a metà della ripresa), i padroni di casa, rispetto agli ospiti del Pistunina, si sono dimostrati molto più reattivi. “Dopo la rete di Spina all’inizio del match – sottolinea l’allenatore Filippo Raciti che, da squalificato, ha dovuto seguire la partita in tribuna mentre al suo posto, in panchina, c’era Failla – abbiamo continuato a macinare gioco, abbiamo sprecato parecchie occasioni e non siamo stati capaci di chiudere la partita. Anche nella fase iniziale della ripresa, nonostante l’uomo in meno, ci siamo mossi con estrema reattività. Però, non ce l’abbiamo fatta a mettere in cassaforte il risultato finale. E siamo stati raggiunti proprio nel finale. Sì, sono arrabbiato. Non perché abbia alcunché da rimproverare ai miei ragazzi ma perché non siamo cinici nella maniera dovuta. E questi regali che continuiamo a fare poi si pagano. Comunque, inutile recriminare più del dovuto. Pensiamo, piuttosto, a giocare la prossima gara”. Il Città di Ragusa sarà impegnato domenica sul campo del Camaro, altro avversario da prendere con le pinze. Da sottolineare come, nel match di ieri contro il Pistunina, Raciti abbia fatto esordire sin dall’inizio uno dei nuovi arrivati, Davide Zumbo, che si è ben espresso nel ruolo di sua competenza. Con quattro punti in classifica dopo cinque giornate, il Città di Ragusa continua ad arrancare ancora nelle parti basse della classifica con la consapevolezza, però, di avere un ottimo potenziale che, prima o poi, comincerà ad esprimersi nella maniera giusta.

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