Iacono (Partecipiamo) “Sanità a Ragusa, al fondo non c’è fondo”

giovanni iacono

“I cittadini continuano a subire la mala gestione della sanità a Ragusa. Da mesi all’u.o. di Radioterapia oncologica del M.P.Arezzo i pazienti sottoposti alle delicate terapie sono costrette ad interromperle perchè l’acceleratore lineare, improvvisamente, si blocca e si interrompono, conseguentemente, i fasci di elettroni e di fotoni che in quel, determinato, momento stanno colpendo le neoplasie maligne con una altissima precisione.

” dichiara Giovanni Iacono, ex presidente del Consiglio Comunale di Ragusa e capogruppo di ‘Partecipiamo’ in Consiglio che continua :”In questi anni ho incalzato, spesso in assoluta solitudine, con dati di fatto ed argomentazioni documentate i pessimi ‘piani’ aziendali della direzione dell’Asp di Ragusa, i tanti servizi smantellati e i disservizi creati fino alla farsa dell’ospedale e dell’inaugurazione ‘frettolosa’ di fine mandat ma, evidentemente, al fondo non c’è fondo perchè questa vicenda dell’acceleratore lineare che si interrompe nel mezzo della cura, mi indigna e mi ferisce profondamente, da Cittadino e da rappresentate nel massimo consesso cittadino. L’acceleratore lineare, strumento di ultima generazione per combattere le cellule tumorali, a Ragusa funziona a singhiozzo e lo sapete perchè ? perchè l’acceleratore lineare funziona con tecnologia che necessita di un continuo flusso di acqua per raffreddare le macchine e questa acqua ‘va e viene’ (a Ragusa, tra l’altro, viene utilizzata per il raffreddamento l’ acqua potabile e ‘ionizzata’ che va a perdersi). Non ritengo che per il raffreddamento si debba usare acqua potabile e quindi errore su errore ! Quanto mi è stata segnalata la problematica ho ritenuto che il mancato flusso fosse determinato da disservizi idrici ed ho provveduto il 28 giugno scorso a segnalare ai tecnici del Comune la gravissima vicenda. I funzionari hanno, con professionalità e immediatezza, effettuato tutti gli accertamenti. I problemi sembrano derivare dalla mancata verifica del funzionamento della rete interna all’ospedale, ivi compresi gli impianti di pressurizzazione e alimentazione dei sistemi di raffreddamento delle delicate apparecchiature utilizzate nella radioterapia oncologica. Da mesi all’Asp sopperiscono alla continua carenza idrica nelle cisterne mediante le autobotti senza provvedere a verificare se i galleggianti sono funzionati o meno (come accertato dai tecnici del Comune), le portate, la presenza o meno di manometri, le cause della perdita di pressione, ecc ecc . La direzione sanitaria sembra sia a conoscenza, da mesi, della problematica e dei gravissimi disservizi per i pazienti costretti ad interrompere la terapia e tornare a casa ma, ancora a luglio, tanti Cittadini bisognosi di cure specialistiche e vitali, si vedono sospendere la cura e il servizio perchè l’acceleratore lineare si blocca !!! Tutto questo è vergognoso e inaccettabile “, conclude Giovanni Iacono ” e, qualora dovesse continuare, nei prossimi giorni insieme alle persone che hanno avuto interrotta la terapia e ad altri Cittadini compieremo gesti eclatanti di civile e dura protesta”.

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