Acate, Gal e Psr: Valide opportunità da non perdere

Foto Gal

Su invito dell’Assessore regionale all’Agricoltura, On. Cracolici, il Sindaco di Acate, Franco Raffo, si è recato recentemente a Palermo per approfondire le problematiche legate al Gal e al Psr-Sicilia. Si tratta di validi strumenti ed opportunità da non perdere, messi a disposizione dalla Comunità Europea a favore dell’agricoltura, dell’ambiente, della valorizzazione dei beni ambientali e culturali. Interventi strategici, finalizzati non solo ad un singolo settore, che concorrono al miglioramento complessivo dell’economia territoriale.

“Ho ascoltato- ha sottolineato il Sindaco Raffo- con interesse l’intervento dell’Assessore e del Funzionario Regionale, i quali in modo molto tecnico ma estremamente chiaro hanno fatto una disanima dei Gruppi di Azione Locale e delle strategie progettuali per avere una vera e positiva ricaduta sui nostri territori. Anche perché l’obiettivo primario è quello di arrivare al miglioramento complessivo del territorio e al coinvolgimento di più soggetti, in primis gli imprenditori, veri promotori dell’economia e della crescita economica ed occupazionale. Nel mio breve intervento, quale unico rappresentante della Zona Ipparina, ho messo in evidenza i drammatici aspetti della grave crisi che sta attanagliando il comparto agricolo con il conseguente fallimento di numerose aziende ed imprese e le ricadute negative sul piano dell’economia e dell’occupazione. Indubbiamente, ho sottolineato, questa strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo e il fatto che si mettano a disposizione grossi finanziamenti per lo sviluppo e l’innovazione delle filiere produttive, valorizzazione e gestione delle risorse ambientali e naturali nella prospettiva di avviare un Turismo sostenibile, sono strategie vincenti e da promuovere. Ma non basta. Ci sono dei problemi che vanno risolti subito: 1) i tempi. La fascia trasformata non può aspettare; 2) Gal e PSR debbono avere ricadute concrete sui territori e su tutti i lavoratori per aggredire le criticità territoriali; 3) è importante progettare opere, innovare tecnologie e produzioni ma poi ci vuole una politica attenta a seguire le varie fasi e, soprattutto, gli sbocchi commerciali. Già produciamo eccellenze agroalimentari apprezzate nel mondo ma fortemente penalizzati da una Europa interessata a favorire altri settori ed altre nazioni.
Comprendiamo che ci suole un salto di qualità anche culturale per sfidare e vincere la crisi, ma è indispensabile un salto culturale anche della Politica e dei Governi regionali e nazionali. Gli ultimi provvedimenti e il Patto UE-Cina non lasciano ben sperare. Allora, o si cambia o anche GAL e PSR rimarranno libri dei sogni. Con tragici percorsi di non ritorno. Dunque, o cambia l’Europa o dobbiamo cambiare noi, se non vogliamo emigrare tutti e lasciare la Sicilia all’Africa.
Comunque l’incontro è stato sostanzialmente positivo, se non altro perché finalmente si parla di fatti concreti delle nostre comunità. Parlare di partenariato Pubblico-Privato, di Sviluppo di tipo partecipativo, innovazioni e Turismo sostenibile significa parlare della vita e del futuro delle nostre comunità e dell’unica strategia che può garantirci un futuro sereno. Altrimenti la fine. E’ una grande sfida che può essere vinta. Dipende da noi. Ma alla cultura politica dello scontro continuo, parolaia e inconcludente, deve farsi strada la cultura del confronto e del dialogo, specialmente sui grandi problemi delle nostre comunità.

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