Bimbo morto di otite, rimane acceso il dibattito. La rubrica del Dottore Federico Mavilla

federico mavilla

Non so se siete stati o siete a conoscenza della vicenda, che ha creato notevole scalpore, del piccolo Francesco, il bambino pesarese deceduto all’età di sette anni a causa un’otite curata con l’omeopatia.
Partiamo da una considerazione: nel 2017 veder o far morire un bimbo per una complicanza di una otite mal curata è inconcepibile. !!!
Molte e varie sono state le prese di posizione, vi segnalo il commento del ministro della Salute Beatrice Lorenzin: “ Sappiamo che i farmaci omeopatici sono complementari, non sostitutivi.”
E anche la dichiarazione di  Christian Boiron, direttore generale del gruppo leader dell’omeopatia mondiale, che porta il suo nome, che dice di utilizzare abitualmente farmaci allopatici e di ritenere utile una sinergia dei due approcci.
Una delle massime autorità sanitarie del nostro Paese, il direttore dell’Istituto superiore di Sanità Walter Ricciardi si smarca da qualunque apertura all’omeopatia, e punta il dito sulla scarsa cultura scientifica che caratterizza il nostro Paese, particolarmente vulnerabile rispetto a soluzioni miracolistiche ma senza fondamenti che vengono proposte in varie occasioni.

Un richiamo alla legittimità dell’omeopatia è espresso anche da Giovanni Gorga, presidente di Omeo imprese: «I nostri farmaci sottostanno alle regole dell’Agenzia italiana del farmaco, come avviene per i generici, i radioterapici, gli emoderivati e qualunque altra classe farmaceutica… Dunque il problema non sono i farmaci omeopatici, bensì l’utilizzo che ne viene fatto».
E Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” di Milano mette in guardia dai pericoli che possono derivare dall’accreditare qualsivoglia effetto terapeutico all’omeopatia, sia pure come integrazione a terapie il cui utilizzo è invece supportato da evidenze.
Detto questo, trovo inquietante l’avviso di garanzia e l’indagine che si fa nei confronti del medico omeopata. Un ragazzino è sottoposto alla tutela ed alle scelte dei genitori, non agisce da sè.
Ora: la vera questione è se i genitori di questo bambino erano stati avvisati dal Medico omeopata del necessario “cambiamento di rotta” terapeutico in caso di mancato effetto dei farmaci omeopatici somministrati oppure no.
Se l’avviso era stato dato e compreso bene, l’accanimento con i prodotti omeopatici di fronte ad un aggravamento dello stato di salute del bimbo da parte dei soli genitori è CRIMINALE. Costoro, se hanno altri figli, dovrebbero essere INTERDETTI dall’allevarli ulteriormente.
Se l’avviso non era stato dato e compreso bene, ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di comunicazione inefficace fra medico e paziente. Subentrano, allora, in questi casi, anche le mancanze di tutti gli altri attori di questa tragedia. Non solo dei genitori e del medico cui questi si erano rivolti.
Ovviamente a partire dalle ditte che producono medicinali omeopatici, che dovrebbero riportare a chiare lettere, su ogni confezione di un farmaco omeopatico, una dicitura diversa a seconda delle indicazioni e della tipologia del prodotto omeopatico in questione, che avverte l’utente che il farmaco omeopatico ha effetto curativo, può facilitare le cure tradizionali in determinati casi, può non avere alcun effetto curativo ma solo alleviante dei sintomi sempre in determinati casi e gradi di una malattia. Certo, se si vuole andare ancora avanti, ci sarebbero, secondo me, delle critiche da rivolgere al Ministero della Salute, visto che con molta superficialità ritira dal commercio, per dei teorici ed evanescenti rischi collaterali avversi ( roba da 0,00..) farmaci, certamente efficaci per molte patologie, ma che poi mantengono come opzione di cura trattamenti omeopatici che , al contrario, non servono assolutamente a nulla.
Appare troppo evidente, perfino ad un cieco, che queste scelte di natura esclusiva, lungi dall’essere dettate dalla opportunità e dalla buona pratica clinica , sono soltanto dettate dalla pura obbedienza a logiche di mercato (….e qui lascio alla capacità del lettore del mio articolo di comprendere a quali soggetti il mercato stesso finisce col riempire le tasche !
Cosa accadrà? Molto probabilmente nulla, sul piano politico, sanitario, istituzionale. La giostra gira sempre e solo nello stesso verso, ahinoi.
Ovviamente si ricercherà pedissequamente, tenacemente e spietatamente il povero cristo di turno , sul quale caricare tutte le colpe, per esporlo al pubblico ludibrio ed allo sputtanamento di massa. Del resto, come si sente dire sempre più di frequente, ma mai con il dovuto sconforto, “SIAMO IN ITALIA”!!!!……
USQUE TANDEM? (direte voi….).

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