Sistemazione Depuratore. Il sindaco di Acate torna a Palermo per sollecitare iter

franco raffo

Come promesso, il Sindaco di Acate, Francesco Raffo, si è nuovamente recato a Palermo per sollecitare l’iter burocratico relativo alla sistemazione del Depuratore.

“A distanza di pochi giorni- ha evidenziato il sindaco- sono ritornato all’Assessorato al Territorio, per presentare ufficialmente la richiesta di Finanziamento per “l’Adeguamento del Depuratore di Contrada Canale”.
Sinteticamente ho formalmente comunicato che si tratta: a) di un impianto degli anni ’60; b) che “risulta essere stato inserito tra i Comuni sanzionati per carenza di funzionamento”; c) che nel luglio del 2014 è stato posto sotto sequestro in quanto non venivano rispettati i parametri di legge (D.lgs 152/2006); d) che, pur avendo eseguito i lavori prescritti dall’Arpa, non si sono ottenuti risultati soddisfacenti.
Questi motivi, ho aggiunto, mi hanno indotto a far redigere all’Ufficio tecnico un progetto definitivo di “Adeguamento e miglioramento dell’Impianto di Depurazione, approvato e validato”.
Insomma, ho fatto diligentemente quanto prescritto dalla Legge e dal Dipartimento.
Ma non mi sono fermato a questo. Conosciamo tutti il problema delle vasche di raccolta fognarie ubicate nel centro abitato e i problemi che creano. Anche su questo tema, debbo pur dire, all’Assessorato ho riscontrato una grandissima disponibilità e ottime competenze sia del Dirigente Generale che del Funzionario.
E’ ovvio che la precedenza ce l’ha il Depuratore fognario, da tanto tempo in stato comatoso, come si evince anche da una relazione della Procura della Repubblica presso la Commissione Ambiente del Senato, e dal 31 luglio del 2014 sottoposto a sequestro. Noi speriamo entro 15/20 giorni di presentare il progetto già cantierabile.
Per quanto riguarda – prosegue il primo cittadino- la situazione delle vasche di raccolta fognarie e dei pozzi neri sparsi nelle periferie, ci siamo impegnati a presentare al più presto un Progetto definitivo. I tempi sono ristretti e bisogna correre.
Infine- conclude il prof. Raffo- abbiamo affrontato il problema di Marina di Acate. Qui la cosa è più complessa ma non si può più rinviare.
Anche su questo si è aperto un dialogo costruttivo. La soluzione delle fognature a mare rientra nelle direttive europee. Quindi deve essere fatta. C’è già una intesa di massima sulla progettazione, ma ci dobbiamo rivedere perché ho espresso una mia esigenza: coniugare la soluzione del problema con i costi di gestione, che debbono essere minimi. L’idea progettuale è piaciuta ma va approfondita.
Nel frattempo, come faccio quasi tutti i giorni, ho colto l’occasione per parlare con alcuni deputati e ricordare loro l’emendamento al Bilancio regionale, che prevede un aiuto finanziario ai Comuni in stato di dissesto. E di cui nessuno parla. Silenzio!”

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