Modica, Crisci ranni’ 2017: sabato si rinnova l’antico rito Appuntamento in piazza Matteotti dalle 17. Poi la ‘tavola della città’ nell’atrio comunale

Crisci ranni 2016-1

È tutto pronto per la festa di ‘Crisci ranni’, l’esperienza della festa educativa che testimonia come la Pasqua aiuta a crescere. Sabato, in piazza Matteotti, si rinnoverà l’antico rito che coinvolge l’intera città. L’appuntamento è alle ore 17 per un iniziale momento di animazione.

A seguire una drammatizzazione del mito di Demetra e Persefone, con cui gli antichi greci spiegavano la nascita, l’avvicendarsi delle stagioni e l’eterno rinnovarsi della vita da cui deriva il ritmo della crescita di ogni essere vivente. Alle pre 18 in punto il rito si rinnoverà: ‘Crisci ranni, crisci ranni’ ripeteranno i padri, innalzando i figli verso il cielo, con l’augurio di crescere, non in fretta, ma bene, con impegno e con valore. Era un rito, questo, che ha rappresentato per l’intera città di Modica l’incontro tra varie generazioni e il consolidarsi di una tradizione decennale. Il grido di ‘Crisci ranni’ risuonava insieme al rintocco delle campane che annunciavano la risurrezione, proprio in occasione della Pasqua, e coinvolgeva tutti i quartieri: da ogni angolo si udiva infatti il ripetersi di queste parole. Oggi, come allora, quel grido risuonerà forte come una ‘benedizione’. A seguire ci si sposterà nell’atrio del palazzo comunale dove verrà allestita la ‘tavola della città’. Sono stati i bambini delle scuole a realizzare le tovaglie della tavolata su cui verranno offerti dolci, pane e bibite. In questi mesi, sono stati proprio gli studenti, dalle elementari agli istituti superiori, a essere coinvolti nella preparazione del grande appuntamento di sabato. Gli studenti, con percorsi differenziati per età, hanno approfondito il mito e i significati cui esso rimanda. La festa avrà un prologo, il giorno prima. Venerdì, alle ore 9, al campo sportivo di contrada ‘Caitina’, il calcio sociale. Un torneo che ha una regola: in campo vanno tutti, chi sa giocare e chi non ha mai dato un calcio al pallone. Niente arbitro, e i punteggi alle squadre saranno attribuiti dagli insegnanti sulla base anche del comportamento dei ‘giocatori’.

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