Consiglio Comunale di Modica. Breve dibattito sulle dichiarazioni programmatiche. Seduta sospesa e poi sciolta. Protesta delle opposizioni per un apprezzamento del sindaco a seguito di un vibrato dibattito

consiglio comunale di Modica

Breve dibattito sulle dichiarazioni programmatiche rese dal sindaco di Modica, con una relazione che sintetizza tre anni di attività amministrativa, con gli interventi dei consiglieri Vito D’Antona e Ivana Castello. Proprio su quest’ultimo intervento si è registrato un confronto vivace tra il sindaco e il consigliere Carmelo Cerruto con riferimento ai conti finanziari con riferimento ai debiti tra la vecchia e la nuova amministrazione corredata da scambio accuse sulla gestione amministrativa di ieri e di oggi.

Il consigliere Carmelo Cerruto si è risentito molto, sino all’offesa personale, a motivo di un apprezzamento del primo cittadino e per protesta ha abbandonato l’aula.
Il consigliere Vito D’Antona atteso il clima che si era determinato in aula e annunciando vibrate proteste per l’atteggiamento del sindaco ha chiesto e ottenuto una sospensione della seduta.
Alla ripresa, venendo a mancare il numero legale, il civico consesso si è sciolto e sarà riconvocato a domicilio con il medesimo ordine del giorno.
Presenti diciotto consiglieri il presidente del consiglio comunale, questa sera presieduto dal vice presidente Michele Polino, dà la parola, in apertura, al consigliere Giovanni Cappello Rizzarello che propone alcuni punti da inserire all’o.d.g. del prossimo consiglio atteso che sono dotati di parere delle commissioni: esproprio parcheggio di Marina di Modica e sulla sistemazione del tratto finale del Polo Commerciale, quello che dalla rotatoria con Via Fosso Tantillo, arriva fino alla rotatoria di Via Sacro Cuore.
Invita il presidente per la seduta del 2 maggio p.v. di inserirli nella scaletta dei lavori attesa l’urgenza di adozione dei punti.
L’Assessore Pietro Lorefice chiede la motivazione per la quale è stato rinviato il consiglio comunale dal 28 aprile al 2 maggio. Il presidente Polino la motiva con impegni familiari del presidente Garaffa.
L’assessore replica sostenendo che poteva farsi sostituire e comunque la decisione del rinvio non è passata dalla conferenza dei capigruppo.
I lavori continuano con il dibattito sulle dichiarazioni programmatiche che è aperto dal consigliere Vito D’Antona che lamenta il fatto che al sindaco è stata concessa la possibilità di fare un comizio per i tre anni di attività della sua amministrazione; quella illustrata in aula non è la relazione sull’attività svolta, perché c’è un elenco delle somme spese e un’analisi sull’attività resa dai servizi sociali. Il primo cittadino ha nei fatti bypassato la relazione parlando di altre cose.
Nella relazione non c’è una visione complessiva della città e del suo comprensorio.
Ricorda la vicenda di Modica nel contesto di un’iniziativa che la voleva a capo di un libero consorzio, come avrebbe voluto il primo cittadino, che non ebbe sviluppi come si sa.
Il consigliere Vito D’Antona parte dalle iniziative culturali ricordando che ChocoModica fu inventata dall’ex sindaco Piero Torchi e che adesso la troviamo in modo trasversale utilizzata come manifestazione in tutti i settori.
Sulla biblioteca non si dice nulla. Considerata priorità dell’amministrazione sono già passati da tre anni e non si è fatto nulla.
Già nel gennaio 2014 si parlava di un’apertura prima della successiva estate.
La città dal 2014 aspetta l’attivazione della biblioteca ed è stata presa in giro. Per la sistemazione dei cigli stradali sono stati investiti 800mila euro, bastava impiegare il 10 per cento di quelle somme per risolvere il problema. Modica è una delle poche città al mondo senza biblioteca: nel programma di questo non si dice nulla.
La fondazione Teatro Garibaldi è citata solo per l’attività dell’estate del 2014. La Fondazione è una cosa seria tanto che in questi anni si registra una crescita straordinaria di consenso e di pubblico. Nella relazione non c’è alcun cenno.
Non si parla poi del piano del traffico per una città complicata come la nostra e, infatti, una questione complessa che necessita di un ascolto di residenti, di operatori commerciali.
Ci sono strade in cui non si può circolare vedi il traffico intenso sul Viale della Costituzione del Polo Commerciale. Sarebbe necessario dirottare i mezzi pesanti, con apposita segnaletica, sulla superstrada Modica – Pozzallo (la ragusana).
La città è cambiata ma il servizio pubblico è sempre uguale. Si potrebbero fare delle variazioni sperimentali come una linea circolare del quartiere Sacro Cuore con tempi contingentati.
Questo permetterebbe un minor uso delle autovetture.
Poi è scomparsa la parola imposta di soggiorno (chi la paga? se la pagano tutti?) e quella del Consorzio Turistico del quale non si sa più nulla (ci sono i bilanci?, prendono i soldi dall’Ente?). Ritiene che l’ente non abbia dato le somme al Consorzio, così come da Statuto, che non è posto nelle condizioni di poter operare. Fa poi riferimento alle attività integrative per il quale il sindaco si è rivolto all’assessorato agli enti locali per segnalare la pericolosità della seduta del civico consesso a motivo della protesta degli operatori.
Nei fatti non è successo nulla com’era prevedibile; non è successo mai nulla malgrado sedute più importanti. L’asilo nido è stato esternalizzato e sarà tenuto in piedi per i prossimi due anni fino all’esaurimento dei fondi Pac, poi sarà destinato a chiudere.
Non c’è una parola sul bilancio del comune: il piano riequilibrio è sintetizzato in due righe.
Non si dice nulla sui bilanci approvati fuori dai termini conclamati dal sindaco, con la delibera dell’ultimo piano di riequilibrio approvata dalla giunta quando doveva essere adottata dal consiglio. Peraltro anche l’oggetto della delibera era sbagliato. Sarebbe adesso opportuno che il nuovo piano di riequilibrio possa essere approvato non oltre il 31 maggio p.v. e quindi è necessario preparare con sollecitudine gli atti.
Nella relazione non si dice che i dipendenti da due mesi non percepiscono gli stipendi.
Negli anni passati passava un minore ritardo si protestava. Oggi il problema è strutturale. Non può passare inosservato che in sei mesi ci sono stati ritardi di due mesi nel pagamento degli emolumenti. Anche altri comuni della Sicilia ricevono con ritardo i trasferimenti da Stato e Regione eppure pagano gli stipendi. A Vittoria hanno approvato il bilancio di previsione 2017; a Modica neanche se ne parla.
Il sindaco deve vestirsi di umiltà nel dire le cose: avrebbe dovuto dire, alcune cose sono state fatte e su altre si sta lavorando. E’ necessario oggi avere un primo cittadino che abbia una visione strategica della città. Nel mese di agosto si avrà un incremento del 19,6 per cento di turisti che transiteranno dall’aeroporto Fontanarossa di Catania e si prevede una ricaduta in questo territorio. A Modica gli orari dell’ufficio turistico non sono adeguati e chiusi risultano i bagni pubblici di Via Santa Elisabetta. Si metta in campo una politica diversa. Nella relazione non si parla di Palazzo Polara, del Castello dei Conti: queste cose non sono prioritarie per l’amministrazione.
Altrove sarebbero considerate in modo migliore e più attento. Qui è più comodo fare le rotatorie, allargare le strade, fare la guerra al CAS per una strada, fare le scerbature. Quest’amministrazione è inadeguata rispetto alle esigenze culturali della città.
Sindaco e assessore Di Giacomo non hanno creduto nella biblioteca essendo passati tre anni e non si è fatto niente.
Dall’agenda dell’amministrazione sono scomparsi alcuni problemi importanti come il completamento e la riapertura di alcuni siti culturali di grande valenza: ci si rende conto che lavorare su queste cose comporta una fatica che non rende voti.
Costruire un muro e farsi denunciare dalla Procura com’è successo per la Via nazionale forse porta voti! Il decreto parla di un’opera abusiva. Il sindaco ha anche ringraziato con una nota il genio civile!
E’ un’amministrazione a uso e consumo di una candidatura. Poi ipotizza un percorso turistico che partendo dal cimitero vecchio passa attraverso i monumenti storici di un percorso che porta sino al Palazzo dei Mercedari. C’è un problema di permanenza dei pullman turistici per venti minuti a motore accesso e questo è un problema. Basterebbe fare la fermata in Viale Medaglie D’Oro.
Fino a quando quest’amministrazione è legata alla candidatura di una persona e alle sue campagne elettorali non avrà un grande futuro. C’è comunque ancora un anno pieno alle prossime elezioni e quindi c’è il tempo per cambiare rotta.
Modica è una grande città della Sicilia e che va amministrata in modo adeguato anche per lasciare qualcosa alle nuove generazioni. Ci sono tour che partono da Catania, passano da Siracusa, poi a Noto e finiscono a Punta Secca. Su questo il sindaco dovrebbe intervenire per rendere possibile anche un passaggio a Modica.
La consigliera Ivana Castello rileva con sarcasmo la grande attività di quest’amministrazione nel corso di questi tre anni; in realtà si è chiesta come ha fatto il sindaco a realizzare tutte queste iniziative. Di questo nella relazione non c’è alcun cenno. Come fa questo primo cittadino a fare tanto e a non rispettare le transazioni sottoscritte dall’ente e in favore della collettività.
Si è chiesta del come mai non è riuscito a pagare l’importo di 800mila entro il 30 giugno 2016 al comune di Scicli, per il debito della discarica.
Il comune di Scicli, infatti, ricorda che l’accordo non è stato rispettato e quindi questo nei fatti mette a rischio tale accordo.
Lo stesso vale per l’accordo transattivo con la società Elegia Spa entro scadenze precise ma questo non è avvenuto e la società ha già diffidato l’ente a pagare il dovuto.
Un sindaco che ha fatto tanto come mai non è riuscito a pagare la Telecom per l’uso delle linee telefoniche. Peraltro la PL della Protezione Civile, il geom. Enzo Terranova, ha informato con una nota il primo cittadino dei rischi che si corrono per il prolungarsi delle interruzioni del servizio.
Di tutto questo sono messe a conoscenza la Telecom e la Prefettura di Ragusa in cui Enzo Terranova in una lettera evidenzia l’importanza di attivare le linee telefoniche per tutelare l’incolumità pubblica. Il sindaco, si chiede, non riesce a trovare le somme per pagare le fatture e fare riattivare il servizio telefonico?
Il primo cittadino che fa? Scrive al Prefetto dicendo che si tratta di linee essenziali e funzionali a servizi primari pubblici e chiede un intervento al rappresentante del Governo per fare riattivare le linee. Il Prefetto di Ragusa informa che è intervenuta sulla Telecom e viene a conoscenza che le linee sono ormai cessate dal servizio. Interviene anche il comandante della polizia locale, Cannizzaro, che denuncia il distacco delle linee telefoniche e quindi non potrà garantire i servizi di trasferimento di verbalizzazione delle contravvenzioni.
Il capo di gabinetto informa il sindaco che non avendo ottemperato al pagamento le linee non saranno attivate. Ma come fa un’amministrazione che ha speso tanto per le scerbature a non garantire un servizio telefonico essenziale. Anche la PO Giorgio Scollo ha scritto al sindaco sostenendo che non ha nei capitoli le provviste necessarie per pagare le bollette dei telefoni.
Poi la mancanza di disponibilità impone l’amministrazione di non potere fare i rimborsi ai cittadini per IMU e altre tasse per indisponibilità dei capitoli di bilancio così come mancano fondi per il funzionamento del servizio cottura pasti: lo riportano le note dell’amministrazione.
Le spese senza impegno, ricorda, sono debiti fuori bilancio e questi creano nel bilancio seri problemi unitamente alla Corte dei Conti e al futuro piano. Su tredici milioni e ottocentomila euro di transazione con l’Enel sono stati pagati solo 67milaeuro e in più ci sono altri cinque milioni di euro di debiti fuori bilancio.
La consigliera Ivana Castello denuncia il fatto che il primo cittadino si è permesso di aggettivare in modo pesante il consigliere Carmelo Cerruto su valutazioni di conti dell’ente tra la precedente e l’attuale amministrazione e lo stesso consigliere ritenutosi giustamente offeso ha lasciato l’aula.
Il consigliere Vito D’Antona ha chiesto, sulla scorta di quanto avvenuto, e ottenuto una sospensione dei lavori d’aula. Alla ripresa sono presenti undici consiglieri e mancando il numero legale la seduta è stata sciolta.

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