Modica, polizia locale: reimmessa una cagna randagia sul territorio

randagia

Secondo caso, per Modica, di reimmissione sul territorio di un cane randagio. La cagna di circa due anni, era stata catturata a seguito di numerose segnalazioni, lo scorso mese di gennaio dal Nucleo Operativo Antirandagismo della polizia locale, unitamente al servizio predisposto dall’amministrazione comunale, in Via Risorgimento nei pressi di un noto supermercato.
Il Nucleo, coordinato dal Ten. Orazio Cappello, era intervenuto con la società che ha in appalto il servizio di accalappiamento. In queste settimane, la cagna è stata sterilizzata e microchippata dall’Asp e tenuta sotto osservazione. Nei giorni scorsi, tenuto conto che sussistevano le condizioni per una reimmissione nel suo habitat naturale,

la polizia locale ha contattato diversi residenti e dipendenti del supermercato per capire se per questi ci fossero motivi ostativi per adottare il provvedimento deciso con apposita ordinanza del sindaco, Ignazio Abbate. L’animale è stato chiamato Mamma Crai e “liberato” negli stessi luoghi da dove era stato prelevato in gennaio, alla presenza di un responsabile e dell’animalista Tiziana Iozzia, che ha seguito amorevolmente il randagio.
“Si è restituito l’habitat naturale alla cagna tenendo presente che la reimmissione sul territorio viene attuata – spiega il Comandante Rosario Cannizzaro – per quei cani sterilizzati non aggressivi (ovvero identificabili come cani di quartiere o di contrada) anche in funzione di presidio contro l’arrivo di nuovi soggetti inselvatichiti. Come già detto in passato il nostro intento nel pubblicizzare il provvedimento vuole essere un modo per instaurare una forma di informazione e formazione sulla cultura della convivenza tra cittadini e cani. Ringrazio coloro che si sono dedicati al recupero di Mamma Crai, dal collega Cappello, a Tiziana Iozzia, al veterinario Rosario Poidomani”. “Nel primo periodo di reimmissione – rileva l’assessore per la Sicurezza del Territorio, Pietro Lorefice – la cagna sarà seguita giornalmente nel suo comportamento per essere certi che abbia ritrovato il suo habitat e senza destare preoccupazione tra la gente”.

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