Baratto amministrativo. D’Asta e Chiavola: “A Ragusa ritardata l’attivazione di un regolamento cruciale per sostenere chi è in difficoltà”

Mario D'Asta e Mario Chiavola

“Continuiamo a chiederci quanto ci sia di grillino e di giusto nel modus operandi dell’Amministrazione Piccitto. Un interrogativo che assume ancora più significato dopo quanto accaduto di recente”. A sollevare la questione i consiglieri comunali del Partito Democratico di Ragusa, Mario D’Asta e Mario Chiavola, dopo avere appreso che a Vittoria è stato approvato

il regolamento del baratto amministrativo, uno straordinario strumento di partecipazione alla vita della città che, in cambio di servizi per la propria comunità svolti dai cittadini in difficoltà, consente di potere ricevere una esenzione sui tributi locali. “Tra le  novità del precedente governo introdotte dal decreto-legge n.133/2014, convertito con modificazioni in legge n.164/2014, intitolato “Misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive” e noto alle cronache come “Sblocca Italia” – chiariscono i due rappresentanti dem – figura un particolare istituto giuridico delineato all’art. 24 e soprannominato “baratto amministrativo” che rappresenta  una opportunità per valorizzare i beni comuni in attuazione della sussidiarietà, in cui fiscalità, partecipazione e solidarietà entrano in sinergia, in cui tutela del territorio e valorizzazione degli spazi urbani intrisi di civismo attivo possono rappresentare una delle risposte  alla crisi generalizzata delle città. Stiamo parlando di uno strumento che permette di lanciare segnali concreti a persone che non ce la fanno, di stare dalla parte degli ultimi, di chi stenta ad andare avanti. Non c’è dubbio che l’obiettivo primario è creare il lavoro, ma in un periodo di crisi come questo il baratto amministrativo può essere una delle risposte concrete in una dimensione cittadina, un percorso alternativo da mettere in campo subito senza perdere tempo”.
“E’ vero che eravamo stati noi – aggiungono D’Asta e Chiavola – come esponenti del Pd, a presentare un ordine del giorno chiedendo l’applicazione del suddetto strumento anche nella nostra città. E, in quel caso, l’odg è stato votato dal Consiglio comunale impegnando l’Amministrazione cittadina ad attivarsi per dare esecuzione al percorso necessario al fine di arrivare all’attivazione delle misure necessarie. Esiste in commissione una bozza di regolamento. Perché il percorso si è interrotto? E però, forse proprio per questo, cioè perché siamo stati noi del Pd a presentarlo, questo provvedimento, sebbene sia previsto nel programma che l’attuale Giunta municipale ha presentato agli elettori, stenta a trovare applicazione? Se così fosse, e non lo escludiamo, sarebbe l’ennesima sconfitta politico-culturale del movimento Cinque Stelle. Ricordiamo che questa proposta è presente in numerose amministrazioni comunali e di diverso colore politico. Oppure, e non escludiamo neanche questo elemento di riflessione, è una soluzione che potrebbe fornire qualche difficoltà al tecnocrate Martorana che, nonostante le scelte scellerate di politica tributaria che stanno piegando la nostra città, non riesce a trovare le risorse per questa proposta intelligente? Sarebbe il paradosso dopo tutte queste tasse. Aggiungiamo che è davvero difficile comprendere la ragione di tutto ciò, di tutta questa approssimazione. E ancora più incomprensibile tale questione diventa nel momento in cui verifichiamo che a Vittoria si è arrivati all’approvazione del regolamento in men che non si dica mentre a Ragusa siamo ancora in attesa che accada qualcosa. Riteniamo questo modo di agire assolutamente insoddisfacente e soprattutto poco rispettoso delle esigenze di chi non sta attraversando un buon momento. Non è mai troppo tardi per procedere in questa direzione. Ma sarebbe opportuno che l’Amministrazione comunale si attivasse al più presto. Per questo prepareremo una interrogazione consiliare per capire e sensibilizzare ulteriormente l’amministrazione grillina affinché si adoperi per addivenire alla formulazione del regolamento del baratto amministrativo”.

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