Gaetano Iacono: “Noi siamo l’alternativa per la città di Chiaramonte, l’unica vera proposta politica nuova”. Presentazione ieri sera in un’affollatissima Sala Sciascia.

gaetano iacono e salvatore cannata

“Chiaramonte non è solo una piccola perla immersa negli iblei. Chiaramonte non è solo una città collinare caratterizzata da bellezze storico-paesaggistiche e da eccellenze riconosciute a livello mondiale, come l’olio d’oliva, il vino e le conserve. Chiaramonte è una straordinaria emozione”. Esordisce così Gaetano Iacono,

candidato sindaco della città di Chiaramonte Gulfi, durante la serata di presentazione che si è svolta ieri, domenica 29 gennaio a partire dalle ore 18 in un’affollatissima sala Sciascia: circa 350 persone, infatti, hanno partecipato alla serata. C’era tanta attesa e curiosità per Gaetano Iacono, un giovane ricercatore universitario di 40 anni che ha deciso di mettersi in gioco per il bene della propria terra. E le attese non sono state deluse. E’ stato anche presentato il logo della lista: si tratta della mappa stilizzata della città di Chiaramonte, proprio per sottolineare che la candidatura di Iacono rappresenta l’intero territorio. Anche i colori sono fortemente simbolici: l’azzurro, il colore di Chiaramonte, l’arancione, il colore del work in progress e, infine, il rosso, il colore della passione e della forza.
“Io mi candido per amore di Chiaramonte, perché io e la mia squadra siamo l’unica vera proposta politica nuova, capace e innovativa. Con me ci sono le energie positive di Chiaramonte. Noi siamo l’alternativa”, dichiara Gaetano Iacono. Un’intervista, ha permesso a Gaetano Iacono di spiegare quali siano i punti più importanti del suo programma elettorale: lavoro, sicurezza, ambiente, giovani, turismo, eventi, rigenerazione urbana, solidarietà.
Lavoro
“Quando si parla di lavoro bisogna fare riferimento al modello TAC 4.0 e cioè Turismo/Territorio, Agro-Alimentare/Artigianato e Cultura/Creatività: il tutto, armonizzato dalla tecnologia digitale. Chiaramonte ha delle risorse importanti: la posizione geografica, un paesaggio incantevole, uliveti centenari, la bellezza del centro storico, il cibo, il vino, ristoranti di altissimo livello, il bosco. La valorizzazione del bosco, ad esempio, potrebbe essere attuata grazie all’istituzione di un parco avventura e la costruzione delle baite per i turisti, oltre ad installare alcuni punti di ristoro”. Sull’ex hotel La Pineta, Gaetano Iacono precisa: “E’ stato un investimento sbagliato, ma dobbiamo conviverci: si può recuperare grazie ad una società mista e trasformarlo in un centro benessere”. Anche il centro storico dovrà essere adeguatamente valorizzato. A questo proposito, Gaetano Iacono spiega: “La villa e il suo panorama, i quartieri storici di San Giovanni, con i suoi carruggi e le antiche vie, le strade adiacenti a piazza Duomo, si presterebbero benissimo per realizzare le vie del cibo, la case albergo, i B&B. Inoltre, credo che non stiamo sfruttando adeguatamente la grande opportunità offerta dall’aeroporto di Comiso: un aeroporto in crescita e un numero impressionante di passeggeri. Quanti turisti intercetta Chiaramonte? Pochissimi. Vorrei inoltre precisare che Chiaramonte vuol dire anche splendide campagne. Le frazioni, infatti, dovrebbero diventare dei borghi rurali vivi e vitali. Le aziende chiaramontane, infatti, sono nate grazie a dei capitani coraggiosi a cui noi dovremmo stendere un tappeto rosso. Nelle nostre campagne, esistono degli agriturismi, delle cantine, dei frantoi che, se adeguatamente valorizzati, potrebbero costituire la Food Valley.

Sicurezza
“Chiaramonte, soprattutto nei centri rurali, ha un grave problema: la sicurezza. Io, propongo di tenere conto del cosiddetto Patto per la sicurezza: illuminazione e videosorveglianza nei punti strategici del territorio, pattugliamento costante e coordinamento reale tra le forze dell’ordine.

Ambiente
“Vorrei ricordare che una buona sicurezza e valorizzazione del territorio, passa anche per la bonifica degli stessi: basta alle discariche abusive nelle campagne. Ricordo, inoltre, che a Chiaramonte non abbiamo ancora attuato la differenziata. Ma che cosa stiamo aspettando?”.

Rigenerazione Urbana
“Il centro storico rischia di morire definitivamente se non si avviano moderne politiche di rigenerazione urbana. Io propongo di azzerare il 100% dei tributi comunali per 20 anni per le giovani coppie che ristrutturano e vanno a vivere nel centro storico. Questo, potrebbe essere un buon incentivo. Inoltre, potrebbe essere effettuata una detrazione del 50% sull’Irpef per chi ristruttura un edificio in centro. Ricordo, inoltre, che un problema che affligge Chiaramonte è quello dei parcheggi: due aree possono essere adibite a parcheggio, la prima si trova in via Alcanata e la seconda sotto la villa”.

Eventi
“Chiaramonte non può prescindere dagli eventi che l’hanno reso famoso in provincia: il Carnevale deve essere assolutamente rilanciato, così come il Gran Galà di Ferragosto. Altro evento importante è la coppa Monti Iblei. Grazie alle associazioni, questi eventi non sono ancora morti, ma bisogna coinvolgere e fare di più. Inoltre, la zona del Ferriero potrebbe diventare un anfiteatro per eventi e spettacoli teatrali, grazie alla costruzione di una struttura in ferro smontabile. Infine, vorrei istituire un concorso internazionale di olio d’oliva. E’ paradossale che noi siamo la città dell’olio e nessuno ha mai pensato a questo”.

Solidarietà
“La città non può dimenticarsi delle famiglie che hanno magari bambini con disabilità. Bisogna istituire laboratori socio-psico-pedagogici per aiutare sia i bambini che le loro famiglie ad avere un aiuto concreto. Per gli anziani, si possono realizzare gli orti urbani e, infine, attuare il baratto amministrativo: chi non può pagare per intero le tasse comunali, può svolgere dei lavori socialmente utili”.

Giovani
“Oggi, è difficile che i giovani restino a Chiaramonte. Io, vorrei istituire una borsa Fullbright, tramite un bando: il giovane che se l’aggiudica, potrà fare esperienza per quattro anni in California, nella Silicon Valley, così da apprendere le innovazioni tecnologiche più importanti e portare questo bagaglio d’esperienza a Chiaramonte. Anche qui, infatti, devono nascere delle Start up”.

Dove reperire i fondi? Gaetano Iacono propone: “Dalla trasformazione dei servizi in conto terzi, il Comune potrebbe risparmiare milioni di euro. Infine, ricordo che spesso abbiamo perso dei finanziamenti per l’incapacità di concorrere ai bandi regionali, nazionali ed europei. Chiaramonte non deve più perdere nemmeno un euro: per questo sarà istituito un apposito ufficio bandi in collaborazione con gli studi di consulenza che si occuperà solo ed esclusivamente di questo”.
Infine, Gaetano Iacono conclude: “Noi non ci candidiamo per vincere a tutti i costi, ma per poter eventualmente governare. Quindi dico no alle armate Brancaleone. La mia candidatura, è un atto d’amore per la mia terrà e come diceva Giorgio La Pira, una città perde la sua anima non solo se non ricorda il proprio passato ma soprattutto se non inventa il proprio futuro”.

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