L’Asp 7 spende 47 mila euro per pubblicizzare il nuovo ospedale di Ragusa…ancora chiuso. Denuncia di Tato Cavallino

Tato Cavallino

Ennesimo schiaffo ai cittadini dal comparto sanitario o meglio dalla dirigenza Asp di Ragusa. Se da una parte esistono ancora innumerevoli sacche di inefficienza con il progressivo degrado di una sanità pubblica che ha visto ridursi posti letto, ricoveri, giornate di degenza e personale dall’altra c’è chi ha la bella idea di spendere ben 47 mila euro per incaricare un privato che divulghi le modalità operative del nuovo ospedale di Ragusa.

“Una scelta inconcepibile, quella dell’Asp 7 –  denuncia il Consigliere Comunale di Modica Tato Cavallino – che dimostra ancora una volta quanto i vertici siano sordi e irresponsabili nei confronti della collettività. Quale motivo ha spinto il manager a spendere 47 mila euro a favore di un partner esterno per rendere noto ai ragusani che cosa sarà l’ospedale Giovanni Paolo II? C’era questo bisogno? Lo sa il direttore generale di cosa c’è bisogno negli ospedali? Un esempio per tutti, prosegue Cavallino, l’ospedale Maggiore di Modica dove mancano le barelle, le sedie a rotelle, le lenzuola, i medicinali ( molto spesso ai ricoverati viene chiesto di approvvigionarsene in farmacia), le provette, i riscaldamenti negli uffici ed in particolare nel reparto vaccinazioni dove tanti neonati e bambini sono costretti ad attendere il proprio turno al gelo, per non parlare delle apparecchiature rotte che costituiscono un assurdo peregrinare per chi deve fare un semplice esame …La lista delle cose che mancano negli ospedali sarebbe troppo lunga! Quest’ultimo atto di Aricò è l’ennesimo schiaffo ai cittadini bisognosi di cure che, vista le denigrante situazione sanitaria, sono costretti ad andare altrove per curarsi con sperpero di soldi e costretti a fare chilometri e chilometri perché la maggior parte si rivolge ad altre strutture non solo pubbliche ma anche private.
Da questo incarico esterno quale beneficio ne trarrà la popolazione? Non sarebbe bastato affidarsi ad un consulente interno per pubblicizzare il nuovo ospedale? Non penso non ci sia nessuno in grado di fare questo e di postare foto sui social riguardanti la struttura. Il CED dell’azienda ad esempio, centro elaborazione dati, il cui compito, tra l’altro, è anche quello di coordinare e gestire la diffusione delle informazioni all’interno della realtà in cui opera”.

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