Ragusa. Iniziano a novembre i lavori di rifacimento della rete acquedottistica di via S. Anna e zone limitrofe

piccitto anci sicilia

Inizieranno la prima settimana del mese di novembre i lavori di rifacimento della rete acquedottistica di via S.Anna e vie limitrofe. Al fine di definire i lavori preparatori che porteranno all’apertura del cantiere e stabilire un cronoprogramma dell’intervento, per la cui esecuzione sono previsti sei mesi, si è tenuto presso gli uffici dell’ATO Idrico un incontro. Allo stesso hanno preso parte il Sindaco Federico Piccitto, il funzionario tecnico comunale distaccato presso il predetto ufficio, Gaetano Rocca, il direttore dei lavori del progetto geom. Giovanni Schininà e l’impresa ING. Due srl di Agrigento che realizzerà l’opera pubblica.

Il progetto, redatto dai tecnici comunali Giuseppe Piccitto, architetto Rosario Scillone e da Lucio Catania, RUP dell’intervento Geetano Rocca, comporterà una spesa complessiva di € 1.500.000,00.
Nel corso della riunione odierna si è stabilito che il primo tratto di via S. Anna e vie limitrofe ad essere interessato ai lavori di posa della nuova conduttura sarà quello compreso tra via Mariannina Schininà e via Garibaldi. I lavori di scavo interesseranno la fascia della strada attualmente riservata al posteggio per le auto ragion per cui la circolazione veicolare sarà consentita.
L’Amministrazione comunale comunque per presentare ed illustrare le modalità dell’intervento che si dovrà porre in essere, la settimana prossima si incontrerà con l’Associazione commercianti.
“Il rifacimento della rete acquedottistica cittadina – affermano il sindaco Federico Piccitto e l’assessore ai lavori pubblici Salvatore Corallo – costituisce per questa amministrazione una delle priorità sugli interventi da attuare. Abbiamo infatti ritenuto opportuno avviare un programma di revisione complessiva del sistema della rete idrica, iniziando proprio dai quartieri più antichi della città in cui si presentano maggiori problemi per la vetustà delle reti e degli impianti che attualmente fanno registrare una copiosa perdita nel sottosuolo di acqua potabile”.

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