Modica, una nuova tegola cade sull’amministrazione Abbate

Abbate al consiglio comunale

Solitamente le tegole di antiche costruzioni cadono in funzione di forti venti o di eventi climatici particolari, ma siamo in una stagione che per quanto strana possa definirsi, non mi pare che le tegole che cadono sull’Amministrazione Abbate possano essere imputate agli eventi climatici.
No, sono più propenso a pensare che ciascuno è artefice del proprio destino e che le tante tegole che cadono su Abbate siano la logica conseguenza di sue valutazioni sbagliate e spesso improntate ad un’assenza di responsabile approccio con le problematiche che un Sindaco deve gestire.

L’ultima tegola in ordine di tempo abbattutasi sul primo cittadino di Modica-ma non sarà l’ultima del suo mandato- è la scelta del Presidente del Consorzio universitario di adire le vie legali per recuperare un credito di mezzo milione di euro dovuto dal Comune di Modica per il funzionamento della scuola di servizio sociale di via Crispi.
Va detto per inciso che amministrare gli Enti locali ai giorni nostri è dal mio punto di vista un’impresa eroica sia perché le risorse finanziarie destinate ai Comuni dalle Regioni e dallo Stato sono sempre più esigue, sia perché in molti casi chi vince le elezioni amministrative molto spesso deve farsi carico di situazioni pregresse difficili sotto il profilo economico.
Per quanto riguarda Modica, sicuramente la situazione difficile dell’Ente ha radici remote e tuttavia l’attuale Amministrazione ha goduto dell’ottenimento d’un mutuo di 40 milioni che le avrebbe dovuto consentire di navigare senza alcun patema d’animo per l’intera legislatura.
Se così non è, come sembrano dimostrare i fatti, risulta del tutto evidente che la caduta delle tegole sia da attribuire a scelte amministrative sbagliate ed alla volontà di apparire piuttosto che amministrare con lo spirito del buon padre di famiglia.
Ma in questo caso non si tratta solo di mancanza di oculatezza amministrativa; il mancato pagamento di quanto dovuto al Consorzio universitario ha determinato la chiusura d’un importante presidio culturale che impone maggiori sacrifici a tanti giovani modicani ed alle loro famiglie.
Anche il mantenimento di questa scuola di servizio sociale avrebbe dovuto essere una priorità per l’attuale Amministrazione ma perché lo fosse nei fatti si sarebbero dovuti onorare i debiti.
Anche questa vicenda è della serie:il Sindaco sbaglia e i cittadini pagano !

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