Pozzallo, i sette scafisti “incastrati” dal selfie patteggiano la pena

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Furono incastrati dal selfie, trovato sui loro cellulari, che li immortalava alla guida dell’imbarcazione su cui erano giunti a Pozzallo con 442 migranti. Oggi sette scafisti egiziani, arrestati dalla Squadra Mobile di Ragusa il 27 agosto scorso, hanno patteggiato la pena davanti al Gup. Sono stati condannati a 3 anni di reclusione e 4 milioni di euro di multa. Il viaggio fruttò agli organizzatori un milione di euro.

Gli scafisti hanno condotto in Italia 442 migranti, salvati da un mercantile che è arrivato a Pozzallo, compresi un centinaio di palestinesi in fuga da Gaza. A tradire l’equipaggio i “selfie” che i sette si sono scattati sorridenti sulla plancia sul vecchio yacht sul quale hanno raccolto i ‘passeggeri’, impiegando 13 giorni per riempirlo, e poi lasciato alla deriva, dichiarando avaria, dopo il soccorso prestato nel Canale di Sicilia da una nave mercantile. Secondo stime degli investigatori il viaggio avrebbe permesso all’organizzazione di incassare un milione di dollari. Salgono a 109 gli scafisti arrestati a Pozzallo.

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