UDC. PERCHE’ SOLTANTO UN CAF PUO’ ASSISTERE I CITTADINI DI VITTORIA. E LA DISPONIBILITA’ DI ALTRI CENTRI NON E’ PRESA IN CONSIDERAZIONE? BARRANO: “CONVOCHEREMO UNA NUOVA SEDUTA DELLA COMMISSIONE TRASPARENZA PER AVERE CHIARIMENTI”

daniele barranoIl Comune di Vittoria ha deliberato la proroga, sino al 31 dicembre prossimo, per il funzionamento di uno sportello Caf presso la sede comunale del “Centro Donna”, finalizzato all’erogazione, in forma totalmente gratuita, del servizio di assistenza ai cittadini nella compilazione dei moduli d’istanza di ammissione al regime di compensazione per la fornitura d’energia elettrica o gas nonché per la trasmissione telematica delle richieste alla piattaforma “Sgate”. Ciò in accoglimento all’iniziativa di carattere sperimentale promossa dall’Anci relativa all’affidamento dei Caf. “Il servizio, delle cui finalità non si discute – sostiene il presidente della commissione Trasparenza, Daniele Barrano – è stato istituito senza che l’Amministrazione comunale si sia minimamente preoccupata di predisporre un bando pubblico per verificare quali fossero i Caf eventualmente abilitati e disponibili a rendere l’attività in questione. A metà dello scorso mese di ottobre, invece, il Comune ha deciso di rinnovare la convenzione, sino alla fine dell’anno, con il Caf con cui aveva già in assoluta autonomia e con un affidamento diretto intrapreso questa collaborazione. E tutto ciò nonostante nell’aprile scorso, in una seduta della commissione Trasparenza dedicata all’argomento, l’assessore ai Servizi sociali avesse dichiarato che il Comune avrebbe provveduto ad effettuare una selezione tra i vari Caf abilitati prima di stipulare qualsiasi ulteriore convenzione. Mi risulta che il 10 settembre scorso è stata protocollata un’altra richiesta da parte di un secondo Caf che ha fornito la propria disponibilità per effettuare il servizio in questione. E però il Comune non ha preso neppure in considerazione tale richiesta e ha preferito proseguire con il precedente Caf senza spiegare le ragioni di un comportamento che di certo non si può definire trasparente. Ecco perché come commissione Trasparenza, essendoci già occupati della delicata materia, intendiamo convocare un’altra riunione alla presenza dell’Amministrazione affinché ci sia spiegata l’adozione di una linea di condotta che, stando così le cose, risulta essere incomprensibile. Riteniamo che tutte le realtà operanti nel settore debbano avere le medesime opportunità. Altrimenti si innescano dinamiche che poco o nulla hanno a che vedere con la Pubblica amministrazione. Noi non vogliamo pensar male ma certo questo atteggiamento non può essere preso sottogamba e merita un chiarimento ufficiale”.

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