Baia Samuele di Sampieri(Scicli). La Cassazione reitera il dissequestro

baia samueleLa Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dei proprietari del villaggio turistico Baia Samuele di Sampieri, sequestrato il 19 gennaio scorso insieme all’altra struttura analoga e attigua, Marsa Siclà, e ai mezzi di una società di igiene ambientale di Modica, e dissequestrata in ottobre dal Tribunale del Riesame di Catania(Presidente Maria Grazia Vagliasindi, relatore Corda Paolo), in accoglimento dell’appello proposto dall’avvocato Aldo Lazzaro. Il residence è di proprietà della “Sampieri srl”, società appartenente a un marchio, la IGV, leader mondiale in campo turistico-alberghiero. I magistrati romani si sono espressi, grossomodo, negli stessi termini della sentenza di luglio quando avevano dissequestrato il Marsa Siclà, ovvero hanno ritenuto che l’ordinanza dello scorso 17 gennaio a firma del Gip di Catania, non fornisce elementi sui quali possa dirsi integrato il “fumus…”. “In buona sostanza per la Cassazione non ci sarebbero stati gli elementi per contestare il reato gravissimo di traffico illecito di rifiuti e di attuare il provvedimento a firma del Gip presso il Tribunale di Catania, su richiesta della Procura distrettuale di Catania. Nei prossimi giorni si andranno a leggere le effettive motivazioni, ma pare che rispetto all’analogo provvedimento che aveva riguardato il Marsa Siclà, la Cassazione sia andata oltre, nel senso che ha espresso posizioni più approfondite su questo caso. Il Villaggio Baia Samuele, in buona sostanza, è rimasto chiuso per nove mesi e, dunque, la stagione è andata perduta con gravi ripercussioni irreparabili tra cui la perdita, tra dipendenti diretti e dell’indotto, di un rilevante numero di posti di lavoro(tra le due strutture interessate si sono calcolate circa 400 unità) ed un danno economico di diversi milioni di euro”.

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