Armi e munizioni in un casolare di proprietà di due anziani ultraottantenni sequestrati sulla Comiso-Chiaramonte Gulfi

armiQuattro pistole, fra cui una 357 magnum, una Luger calibro 9 residuato bellico perfettamente funzionante, una pistola calibro 7,65, una pistola calibro 22 modificata, 22 fucili da caccia di vario calibro di cui due artigianali fra cui spicca una lupara privi di matricola, oltre 7.500 cartucce per fucili da caccia di vario calibro, circa 600 munizioni per armi comuni da sparo di vario calibro, kg. 7,500 di polvere da sparo fra cui 200 grammi di balistite, esplosivo ad alto potere dentonante, diverse cartucciere, attrezzatura completa atta ad effettuare la ricarica delle munizioni con modalità artigianali.

Questa è la “Santabarbara” che la Guardia di Finanza di Ragusa, coordinati e diretti dal comandante provinciale hanno scoperto in parte occultata all’interno di un rustico di campagna ubicato sulla Comiso – Chiaramonte Gulfi ed in parte rinvenuta in due appartamenti di proprietà di due incensurati .

L’attività ha tratto origine da alcune segnalazioni pervenute al comando provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa all’esito del quale è stata effettuata specifica attività info-investigativa e di riscontro a seguito del quale sono individuati due soggetti entrambi residenti a Ragusa incensurati, che a seguito di perquisizione, risultavano detenere un considerevole quantitativo di armi e munizionamento sopra indicato in totale assenza delle autorizzazioni previste dal t.u.l.p.s. e dal codice penale.

L’attività ha portato alla denuncia alla locale autorità giudiziaria dei due soggetti. Uno dei due soggetti attenzionati, era passibile di arresto in flagranza di reato e solamente grazie all’età avanzata incompatibile con il regime carcerario non è stato tratto in arresto e denunciato solamente a piede libero.

Sono ancora in corso indagini ed accertamenti sulla provenienza delle armi sequestrate soprattutto dei due fucili artigianali e della pistola calibro 22 sprovvisti di matricola e dell’eventuale utilizzo delle stesse in ambienti malavitosi.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa