Alla Camera del Lavoro di Modica, assemblea operatrici del servizio di sostegno per i diversamente abili della provincia

nicola colomboOggi nei locali della Camera del Lavoro di Modica si è svolta la preannunciata assemblea delle operatrici del servizio di sostegno per i soggetti diversamente abili della provincia di Ragusa. Ad oggi, come è noto, a oltre un mese dall’apertura del nuovo anno scolastico tali soggetti ( circa 140 in tutta la provincia) sono costretti a disertare le lezioni e le operatrici ( oltre 40 ) non sono state chiamate in servizio in quanto la Provincia, erogatore del servizio stesso, non può garantire la copertura finanziaria del progetto.

All’assemblea sindacale, oltre ai lavoratori, erano presenti: Giovanni Avola, segretario generale della CGIL di Ragusa, Nicola Colombo e Piero Pisana, rispettivamente segretari delle Camere del Lavoro delle città di Ragusa e di Modica.

Nel corso dell’incontro, i dirigenti sindacali hanno fatto il punto della situazione affermando che a giorni il servizio partirà, dato che tra le pieghe del bilancio il Commissario straordinario della Provincia di Ragusa, Giovanni Scarso, è riuscito a reperire le somme necessarie per l’avvio del servizio fino a novembre.

“ Da quella data in poi – ha dichiarato Giovanni Avola – ci dobbiamo impegnare tutti e cioè utenti e famiglie, istituzioni locali, operatori e sindacato per ottenere i finanziamenti da parte della Regione fino termine dell’anno scolastico, vale a dire giugno 2014”.

Da parte sua, Nicola Colombo, ha esplicitato il parere della CGIL sul fatto che il servizio deve rimanere sotto l’egida della Provincia perché – ha spiegato – “ solo così si potrà garantire a tutti i lavoratori la continuità dell’impiego e agli utenti la continuità del servizio col personale qualificato e già a conoscenza delle problematiche di ogni singolo soggetto”.

Piero Pisana ha ricordato come la battaglia complessiva per i servizi nel territorio, e in particolare quella a sostegno dei diversamente abili, “ è una battaglia difficile a fronte dei tagli che si registrano ma che il Sindacato deve necessariamente fare per mantenere gli attuali standard di assistenza e per garantire agli operatori impegnati, lavoro e reddito”.

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