Frode in commercio ed elusione delle norme sulle accise. Assolto gestore di carburanti di Pozzallo

avv. pediliggieriI valori delle gradazioni di carburante erano alterati. Lo stabilirono le analisi effettuate dagli organi preposti. Per questo motivo scattarono le incriminazioni, non solo per il gestore dell’impianto di distribuzione di benzina a Pozzallo ma, addirittura, anche per l’Eni, che qualche mese fa era stata processata dal Giudice Onorario del Tribunale di Modica, Corrado Celeste, in particolare Paolo Scaroni, Amministratore Delegato dell’Ente Nazionale Idrocarburi, difeso dall’avvocato Moro Visconti del Foro di Milano, ed era stato assolto. Stavolta il processo e’ stato a carico del pozzallese Giorgio Palermo, gestore dell’impianto, difeso dall’avvocato Raffaele Pediliggieri, accusato di frode in commercio ed elusione delle norme sulle accise. Anche l’uomo e’ stato assolto dal giudice del Tribunale di Ragusa, perché il fatto non sussiste, così come aveva chiesto anche il pubblico ministero dopo che il difensore aveva chiesto l’esclusione dei documenti di analisi. L’indagine risale al 2010 attraverso il prelievo di campioni di benzina nel distributore di Pozzallo da parte dell’Ufficio Dogane di Siracusa. Il due febbraio 2011 arrivarono gli esiti dai laboratori chimici delle analisi, dai quali risulto’ che il gasolio era stato miscelato con altri prodotti(petrolio o acquaragia). Fu trovato un punto di infiammabilità di 38 gradi anziché i previsti 55 gradi.

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