Modica, presentato il Museo Viandante “Nino Baglieri”

fotoPresentato ufficialmente ieri il Museo Viandante “Nino Baglieri”. Nella casa, anzi proprio nella stanza in cui ha vissuto e sofferto colui che allo stato può essere chiamato “Servo di Dio”(e’ in corso il processo di beatificazione), il vescovo della Diocesi di Noto, Antonio Stagliano, insieme con don Giuseppe Buccellato, vicepostulatore, e all’architetto Antonio Caschetto, ha esposto il progetto che partirà a giorni dalla Chiesa Madre di San Pietro, per girare tutta la Diocesi. “Sono piccoli segni, oggetti, scritti, oltremodo significativi di Nino Baglieri, un mezzo con cui Dio ci parla – ha detto l’alto prelato – . Il Museo Viandante e’ per chi ascolta la parola, legge il messaggio, entra in rapporto con Dio. Non è un museo solo per chi crede, per i devoti ma anche per chi non esprime alcuna devozione, per chi, ad esempio,ha impegni politici”. Dopo Modica, in novembre, il museo andrà’ a Ispica, nella Parrocchia dell’Annunziata, a dicembre a Pozzallo, nella Parrocchia Portosalvo, in gennaio a Pachino nella Parrocchia Crocifisso, in Febbraio a Scicli nella Parrocchia Maria di Fatima, in marzo a Rosolini, nella Chiesa Madre di San Giuseppe, ad aprile andrà a Noto, nella Cattedrale, e infine, in maggio ad Avola, nella parrocchia San Giovanni Battista. Il Museo Viandante e’ uno spazio espositivo e può essere definito, come ha sottolineato l’architetto Caschetto, un “museum sharing”, nel senso che lo spazio espositivo viene condiviso fra differenti soggetti in differenti contesti geografici ma all’interno della medesima istituzione. L’idea di raccontare la storia di Nino Baglieri attraverso un museo nasce dalla consapevolezza dell’importante valore culturale e spirituale che ha questo testimone del Vangelo per il nostro territorio. È la storia di vita di Baglieri che ha segnato con discrezione la realtà della nostra chiesa locale(i vescovi Nicolosi, Malandrino, Crociata, Stagliano’), e il presbiterio della Diocesi di Noto quasi nella sua totalità. “In buona sostanza, tutelare e divulgare – e’ stato detto ieri – non vuol dire “celebrare” Nino Baglieri, non vuol dire “mitizzarlo”. La sua Santità consiste, invece, nella sua umiltà, nel suo farsi strumento di un amore più grane, dell’amore di Dio”. Monsignor Stagliano’ ha colto l’occasione per annunciare che durante la sua visita pastorale in corso, dedicare dei momenti a Baglieri.

Da sx Don Giuseppe Buccellato, il vescovo della Diocesi, Antonio Stagliano, l’architetto Antonio Caschetto

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