MODICA. “Lei ha emesso un assegno a vuoto”. ARTIGIANO RESPINGE: “Ma io non ho un conto in quella banca”.

Gli contestano l’emissione di un assegno bancario senza fondi, ma l’interessato non è cliente della banca emittente. Vicenda dai toni paradossali quella che sta vivendo in questi giorni un artigiano modicano dopo che dalla Prefettura di Ragusa gli è stata contestata l’emissione di un assegno bancario per la somma di millecinquecento euro scoperto. L’uomo, infatti, dopo avere realizzato di non avere in circolazione assegni del genere ha voluto approfondire la propria curiosità ed ha scoperto che la firma apposta sul titolo di credito non era sua ma, situazione che ha dell’incredibile, ha verificato che l’assegno spiccato su una banca che opera in città al Quartiere Sacro Cuore non gli apparteneva nella maniera più assoluta. La cosa strana è, soprattutto, che l’artigiano non è nemmeno cliente dell’istituto bancario in questione. Chiaro lo sgomento dell’interessato costretto ad una serie di procedure, suo malgrado, per dimostrare di essere al centro di una situazione assurda nella quale potrebbe configurarsi la truffa. "Personalmente – sostiene l’artigiano – con questa banca non ho nulla a che fare, non sono mai stato un suo cliente, anzi ci sono andato una sola volta per cambiare un assegno e mi ricordo che in quella occasione chiesero la mia carta d’identità". L’ignaro "inadempiente", a questo punto, ha deciso di mettersi al sicuro da qualsiasi evenienza ed ha incaricato il suo legale di fiducia, l’avvocato Giovanni Favaccio, per formalizzare una querela contro ignoti attraverso la quale potrebbe scattare un’indagine della magistratura tesa a capire chi ha aperto un conto corrente bancario in nome dell’artigiano e chi ha, poi, di conseguenza, emesso l’assegno che ha fatto scoprire i fatti.

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